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Fan controller Lamptron FC5v3: l’evoluzione del top di gamma - Lamptron FC5V3: analisi strutturale

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Lamptron FC5V3: analisi strutturale

 

Il mercato dei rheobus (o fan controller) è in continua evoluzione e si è passati da dispositivi molto limitati a modelli sempre più sofisticati, complessi e visivamente d’impatto. Da diversi anni a questa parte ci sono molti pannelli multimediali, con varianti dotate di touch screen e con una particolare predisposizione verso il modding del case. In questo caso si è cercato di massimizzare il concetto del fan controller classico, con potenziometri frontali in gran numero, potenza per canale ed anche LED selezionabili frontalmente. In sostanza, il massimo che potete richiedere da un fan controller! Un altro aspetto su cui si sono rafforzati gli sforzi dei produttori è la potenza per singolo canale in quanto diversi modelli, tra cui la serie FC5 Lamptron, sono capaci ormai di erogare addirittura 30W o più. In questo modo si possono controllare pompe di sistemi a liquido dedicati, evitando quindi la connessione tramite i classici connettori di potenza. Lamptron è stata la capostipite di questa tipologia, e il controller FC5V2 ne è stato la prima testimonianza. La versione V3 ruba nettamente lo scettro e s’impone come fiero competitor per eccellenza dei fan controller.

 

Struttura anteriore e posteriore

Il fan controller FC5V3 permette di controllare tutte le sue funzioni attraverso i sei potenziometri frontali, che sono associati ad un grande schermo posto nella parte superiore: quest’ultimo permette la visualizzazione del voltaggio, degli rpm e del sensore di temperatura associato al canale. Facciamo presente che è possibile premere i potenziometri laterali e quindi regolare sia il colore, la luminosità e gli allarmi. I dati sono separati per canale quindi si avrà un’ottima ripartizione delle ventole, in blocchi separati. Frontalmente c’è una struttura in alluminio con una finitura semplicemente perfetta, identica come tipologia all’FC5V2 e soprattutto robusta. Data la presenza di potenziometri, potrebbe esserci qualche problema per l’integrazione in cabinet con paratie anteriori a chiusura laterale, infatti all’atto della recensione del case NZXT Phantom 820 abbiamo avuto un piccolo impatto frontale tra il fan controller e questa paratia, che comunque si è chiusa ugualmente, anche se con un allineamento non perfetto. Esteticamente ottimo, presenta in alto a sinistra il logo e il nome del prodotto, impresso al laser sul blocco di alluminio. L’incisione al laser è una delle caratteristiche di punta di questo marchio, che denota quindi una cura molto elevata per dettagli tutto sommato secondari. Nella foto seguente potete osservare a confronto i modelli Lamptron CW611, nella parte inferiore, e FC5V3, nella parte superiore, rispettivamente dal lato anteriore:

 

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Da notare che siete di fronte ad uno dei 10 modelli al mondo di CW611 firmati XtremeHardware. 9 di essi sono in palio e potete vincerli seguento i vari mini-contest associati. Per maggiori informazioni seguite questo thread nel nostro forum.

 

Nella parte posteriore troviamo l’elettronica dell’unità, ed è possibile osservare i due PCB verticali; il primo è utilizzato per il fissaggio dei potenziometri, mentre il secondo per le connessioni e l’alimentazione. A sinistra possiamo notare le interconnessioni sul PCB secondario, dietro di cui troviamo sei condensatori (uno per canale), posti orizzontalmente. Nella parte posteriore quindi sono presenti i sei ingressi maschi per le ventole, i sei ingressi per i sensori di temperatura, la predisposizione per l’alimentazione a destra e infine lo spazio per i tre jumper menzionati precedentemente, posto leggermente verso sinistra in alto.

 

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Si distingue il sistema di alimentazione dei 6 canali, caratterizzati ciascuno da un mosfet, un induttore cilindrico anziché toroidale da 100uF e 25V. Nella parte centrale destra troviamo il chip ARM STM32F103, che è un sensore di temperatura digitale che offre elevate prestazioni, precisione e accuratezza.

 

CHIP ARM

 

Precisiamo che anche nel modello FC5V2 il risultato comparato del sensore termico è identico, il che è un’eccellente notizia in entrambi i casi. Di seguito un particolare del PCB anteriore smontato, e visto frontalmente in direzione dell’LCD:

 

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Nelle fotografie seguenti potete osservare i modelli CW611 Xtremehardware Limited Edition e l’FC5V3:

 

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A livello di componentistica, notiamo un'importante novità: Lamptron ha modificato la topologia del proprio circuito di conversione DC-DC, abbandonando l'utilizzo di induttori e adottando probabilmente un layout più efficiente. I mosfet sono ora adagiati sul PCB, che contribuisce quindi a smaltirne il calore. 

Abbiamo smontato anche il PCB anteriore, anche se non consigliamo questa procedura perché è molto delicata e se non ci fossero mani esperte, si potrebbe danneggiare il sistema di bloccaggio dell’interfaccia di connessione posta tra i due PCB. Si può notare il codice del prodotto, e il particolare sistema di bloccaggio della struttura, caratterizzato da alette ripiegate verso l’interno, oltre al sistema di bloccaggio posteriore e laterale, caratterizzato da due linguette poste al lato dei fori di installazione sul telaio esterno.

 

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Funzionalità e controllo

La parte posteriore del rheobus è quindi ben organizzata e presenta la classica conformazione aperta, senza protezioni, il che da una parte facilita la visione ma certamente non l’installazione o il fissaggio dei cavi, con il fan controller installato. Comunque il controllo delle ventole risulta essere eccellente e immediato. Quanto ai LED, possiamo cambiarne il colore semplicemente premendo sul primo potenziometro laterale (canale numero 1), diversamente dall’FC5V2 dove invece era necessario utilizzare il jumper posteriore, che complicava decisamente la procedura. Nell’apportare questa modifica, Lamptron ha sicuramente seguito i consigli di noi utilizzatori finali. E’ inoltre possibile regolare il colore tramite una memoria interna, i dettagli di questa semplice operazione sono presenti sul manuale. E’ presente però la funzionalità dei modelli Scythe “Start Up Voltage” che permette l’erogazione all’accensione di +12V, per far partire le ventole. Caratteristica eccellente, e necessaria in un fan controller degno di tal nome, attivabile sempre tramite il jumper posteriore HSBOOT1. Qui trovate un particolare del frontalino dei modelli FC5V2 ed FC5V3 a confronto, da notare il fatto che quest’ultimo, in basso, presenta uno spessore inferiore, il che è una nota positiva in quanto ci saranno meno problemi per l’inserimento in cabinet con tolleranze ristrette. Si può anche notare che sono presenti più fori laterali per il fissaggio, notizia eccellente perché anche questo era un fattore critico per la stabilità.

 

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Qui sotto invece il frontalino dell’ FC5V3, in alto, confrontato con il CW611, in basso:

 

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Quanto all’allarme (buzzer), che sarà possibile disattivare tramite il relativo jumper, è possibile impostarlo in tre modalità. La prima si caratterizza per sei allarmi (quindi uno per ogni canale), la seconda con quattro allarmi per quattro canali ed infine la terza con allarmi disinseriti. Quando sono forniti più di 7V ma la velocità è 0rpm, il fan controller attiva la modalità allarme, che porta ad un beep ogni secondo, visualizzato graficamente con gli rpm lampeggianti sul frontalino. E’ possibile settare anche un allarme di temperatura perché se viene oltrepassata la soglia di 85 gradi centigradi viene attivato l’allarme, in cui viene mostrato lo stesso comportamento. La modalità default non prevede l’allarme e premendo il sesto potenziometro è possibile attivarlo. Premendo una sola volta si attiva la prima modalità a sei allarmi, rappresentata da una campana vuota. Quando viene premuto nuovamente viene attivata la modalità a 4 canali, rappresentata da una campana con all’interno il numero 4. Quando è attiva questa modalità i canali 5 e 6 non sono soggetti ad allarme.

 

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