AOC q2770Pqu in test
Colour banding
Come primo test abbiamo verificato la presenza del classico fenomeno del colour banding, ovvero delle bande di colore sulle sfumature, con diverse tonalità.
Buono il comportamento in questo test per l’AOC. Il pannello S-PLS da 8-bit reali non mostra evidenti problemi ed eguaglia i pannelli concorrenti AH-IPS.
Uniformità
Suddividendo lo schermo in nove rettangoli, abbiamo misurato con il colorimetro l’uniformità della luminosità e dei colori. La differenza massima registrata è risultata pari al 19%, con una media del 10,8%, per quanto riguarda la luminosità, mentre per il colore, il Delta-E maggiore è stato di 3,4, con una media dell’1,8.
Abbiamo inoltre catturato due immagini con una schermata nera al buio con diverso tempo di esposizione della fotocamera. L’immagine di sinistra riporta la situazione più simile riscontrabile a occhio nudo, mentre quella di destra ha una sensibilità maggiore alla luminosità.
Come al solito le zone critiche sono gli angoli e in questo caso quelli a destra mostrano un po’ di bagliore in più. Nel complesso la situazione è ben più che soddisfacente.
Angoli di visione
In questo test andiamo a valutare la deviazione colorimetrica all’aumentare dell’angolo di visione per i quattro lati. In questo test prevalgono in genere i display a matrice IPS e PLS; seguono i VA e infine i TN.
Il pannello S-PLS dimostra di avere ottimi angoli di visione in linea con quelli IPS, ma si può notare come a diverse angolazione tenda a schiarire o scurire la visione dell’immagine. Altra analogia con i pannelli IPS lo si può apprezzare dal classico bagliore sulla tonalità scura. Possiamo identificare anche qui un PLS-glow del tutto simile all’IPS-glow.
Reattività
Per testarne la reattività abbiamo utilizzato il software PixPerAn (macchinina) e il tool presente su TestUfo.com. Per i vari setting di overdrive presenti nell’AOC q2770Pqu, Disattivato, Debole, Medio, Forte, sono state catturare dieci foto con la fotocamera impostata con ISO 3200 e tempo di 1/250 sec.
Non è un prodotto destinato principalmente al settore videoludico e nei test eseguiti lo si chiarisce, memori anche dei risultati ottenuti con l’EIZO FORIS FG2421. Confrontando ad occhio le differenze che appaiono tra le impostazioni estreme (Disattivato e Forte), si riesce a notare, con un po’ di attenzione, che il setting più spinto riesce a dare un poco di definizione in più nell’astronave dell’alieno. I vari settaggi non cambiano in modo sostanziale la reattività del monitor che rimane comunque sufficiente. L’overdrive non è mai aggressivo e non genera overshoot che provocano il classico fenomeno definito reverse ghost.