Ciao Mondo 3!

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Cari lettori di Xtremehardware, dopo la recensione del case Thermaltake Versa H22, di fascia entry level, vi presentiamo la recensione del modello Full Tower Thermaltake Urban T81, un vero colosso in questo settore e top di gamma per categoria. Si caratterizza per essere un peso massimo tra i modelli di questo famosissimo marchio e sarà testato a livello termico ed acustico; oltre ad essere analizzato in questa recensione scritta, troverete anche un video dedicato in italiano ed inglese. Siamo rimasti colpiti dalla qualità complessiva quindi vi consigliamo di procedere alla lettura poiché è un prodotto davvero meritevole. Buona lettura.

 

 

Thermaltake è uno tra i principali produttori nel mercato ICT a livello mondiale. Possiede tre brand principali tra cui Thermaltake, Tt eSPORTS e LUXA2, i cui canali di distribuzione sono presenti in Europa, America, Oceania, Giappone e China, con un totale di 95 distributori regionali ed oltre 4000 negozianti sul territorio.

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Diamo uno sguardo al case analizzato oggi, il Thermaltake modello Urban T81:

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Elenchiamo di seguito le principali caratteristiche del modello:

 

  • Ampio spazio interno per le componenti di ultima generazione
  • Ampie opzioni di ventilazione e modding
  • Compatibilità a liquido molto elevata
  • Filtri antipolvere facilmente removibili e lavabili
  • Frontale in Alluminio spazzolato
  • Ventilazione molto elevata per via delle tre ventole da 180mm preinstallate
  • Stand inferiori rialzati per un buon pescaggio d’aria dal basso
  • Sistema di gestione dei dischi mediante cage facilmente removibili e mascherabili
  • Paratia laterale finestrata, con sistema di chiusura
  • Paratia frontale e laterale removibile
  • Porte I/O dal facile accesso, superiori
  • Porte I/O USB 3.0 e fan controller integrato, con selettore superiore HIGH / LOW
  • Ventola posteriore da 140mm preinstallata
  • Eccellente compatibilità con dissipatori CPU molto elevati e VGA molto lunghe
  • Supporta sistemi AIO a liquido, a circuito chiuso e di ultima generazione
  • Sistema di cablaggio particolarmente curato e valido
  • Telaio robusto e numerosi fori passacavo nella paratia dedicata al blocco della scheda madre

 

Link al video di presentazione del produttore

http://www.youtube.com/watch?v=pUXr-aBaKsA

 

Link alla nostra breve analisi video, in inglese:

 

http://www.youtube.com/watch?v=2mWYZlPuqUM

 

Maggiori informazioni sono presenti sul sito dedicato:

http://www.thermaltake.com/home.aspx

 

Sito del prodotto:

http://www.thermaltake.com/products-model.aspx?id=C_00002239

 

Il prezzo consigliato è di circa 200 euro iva compresa.

 

Thermaltake Urban T81 Prodotto recensito da Matteo Trinca in data 24 Giugno 2014. Voto: 4.5. Prezzo medio in Italia 200

 


Thermaltake Thermaltake Urban T81: specifiche tecniche

TECHSPECS


Riportiamo l’elenco della lunghezza delle moderne VGA, a titolo puramente comparativo:
vga length


Questione di form factor. Al fine di comprendere meglio le potenzialità del case in esame cerchiamo di capire il significato delle varie sigle relative ai form factor, specialmente i più meno comuni.

TABFFAC

 

Il modello Urban supporta fino allo standard True E-ATX.

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NOTA E-ATX e SUPERIORI: generalmente i cabinet con tipologia a torre sono compatibili con sistemi aventi lo standard ATX, molti però integrano la compatibilità fino all’ E-ATX, acronimo per Extended-ATX. Sotto questa denominazione vengono spesso raccolte tutte le schede madri con larghezza maggiore rispetto allo standard ATX (mentre la lunghezza rimane fedele allo standard). Nonostante l’E-ATX sia stato definito in ambito server con una larghezza di 13”, la maggior parte delle schede madri per desktop ha una larghezza decisamente inferiore. Una delle più grandi, la Rampage IV Extreme, misura 10.7”. In base a queste denominazioni si fa spesso confusione in base alla compatibilità con gli eventuali cabinet. In alcuni casi potrebbe essere dichiarata una compatibilità con form factor E-ATX, pur non supportando schede madri larghe fino a 13”. In generale, per chi acquista una scheda madre E-ATX desktop non è necessario in realtà tutto questo spazio, quindi non occorre un cabinet conforme allo standard “True E-ATX”. Tale termine, che introduciamo noi per chiarezza, è in realtà equivalente come dimensioni ad un altro standard presente nel mondo server: SSI EEB. L’XL-ATX non è un vero standard ma viene utilizzato per tutte le schede madri con lunghezza superiore allo standard ATX, quindi con più di 7 slot PCI. Le dimensioni possono variare da produttore a produttore e da modello a modello. E’ opportuno far notare che molte schede madri XL-ATX non hanno fisicamente più di 7 slot, ma questi ultimi sono traslati verso il basso per lasciare spazio a CPU e chipset. In questi casi, trattandosi di schede madri Enthusiast, anche la larghezza è generalmente maggiore dello standard. Infine lo standard HPTX è stato coniato da EVGA per identificare le sue mastodontiche schede madri dual socket SR-2 e SR-X, più larghe di una E-ATX e lunghe come una XL-ATX.

 

 

 


Thermaltake Thermaltake Urban T81: confezione e bundle


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Alcune fotografie della confezione esterna, l’imballo è molto valido.

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Il bundle in dotazione è decisamente valido, a tal punto che è presente anche un adattatore ausiliario di alimentazione che permette di adattare un connettore da 8pin EPS 12V ai connettori di alimentazione della scheda madre, da 8 e 4 pin.

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Assieme al cabinet è fornito in dotazione:

  • Il manuale
  • un sacchetto in plastica contenente viti, distanziatori e l'adattatore sopra menzionato
  • viti per l'installazione di radiatori
  • diverse fascette di cablaggio
  • un buzzer

 

Foto del manuale:

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Thermaltake Thermaltake Urban T81: analisi dell’esterno – pt.I

 

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La versione che abbiamo ricevuto è l’unica in commercio quindi intergralmente nera, ma con una paratia laterale avente una grande finestra in plexiglass. Il primo impatto è superlativo, si evince qualità delle paratie, delle finiture, la ricercatezza di alcune soluzioni ed un design decisamente avanzato. E' una soluzione molto valida anche in caso di fiere di esposizione, per via del sistema di sicurezza che non permette una apertura della paratia laterale. Le finiture frontali in alluminio spazzolato gli donano una grande estetica. Procediamo all’analisi dei dettagli.

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Fronte, porzione superiore ed ingressi superiori

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Il modello Urban frontalmente presenta una paratia di alluminio spazzolato, apribile verso sinistra e removibile. Sotto di essa sono state preinstallate due ventole da 200mm, con ben due filtri antipolvere, facilmente removibili e lavabili.

 

Alcuni dettagli della porzione frontale, da notare la presenza di un bay da 5.25" compatibile con uno slot da 3.5" esterno:

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Nella parte superiore troviamo gli ingressi I/O, i pulsanti di accesione, reset ed un pratico switch per la selezione di due velocità dell ventole del case, preinstallate.

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Diamo uno sguardo alla porzione posteriore, cosa notate?

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E' presente un pulsante con la dicitura "Push", che maschera una paratia removibile con filtri, che permette la completa apertura e pulizia di questa sezione.

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Da notare la ventola da 200x30mm preinstallata.


Retro

 

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Nella parte posteriore troviamo una configurazione classica, ma decisamente potenziata. 8 slot di espansione, una predisposizione per una ventola da 120/140mm (preinstallata una da 140) nella parte superiore ed ovviamente la presenza della classica paratia di installazione dell'alimentatore nella parte inferiore. Similmente al Versa H22 è presente un sistema di blocco per la rimozione delle periferiche PCI/E, oltre al blocco dell'alimentatore. E' simile anche il posizionamento dei fori per il passaggio di tubazioni aftermarket, posizionabili all'esterno. In questo caso si è scelto di utilizzare slot PCI perforati quindi potrebbe essere presente il fenomeno del “negative loop” orizzontale, tale per cui le temperature della scheda grafica possono aumentare a causa del potenziale ricircolo di aria calda dall’esterno. Ciò si verifica quando c’è un fenomeno di pressione negativa, ovvero sbilanciamento tra ventole in estrazione e in immissione, in favore delle prime. Data la presenza di un gran quantitativo di CFM in entrata, non ci sarà nessun problema.

 

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Paratia laterale sinistra e destra

La paratia laterale sinistra, quella posteriore se visto lateralmente dalla parte della paratia finestrata, è standard come tipologia ma presenta un'ottima bombatura, che permette quindi un facile cablaggio posteriore. Per quanto concerne invece la paratia destra, è presente un grande pannello in plexiglass molto resistente, con un sistema di blocco che ne permette la messa in sicurezza contro eventuali furti dell'hardware interno (pensiamo ad esposizioni, fiere o dimostrazioni). La cura per i dettagli è molto elevata, la realizzazione tecnica altrettanto valida.

 

Particolari della paratia sinistra:

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Particolari della paratia in plexiglass, da notare lo spessore del pannello.

 

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Un'altra particolarità, in questo caso della porzione sinistra ma interna, è la presenza di un sistema di blocco laterale, che permette l'apertura del pannello che cela gli hard disk. Ci arriveremo fra poco:

 

 

 

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Paratia Inferiore

 

 

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La configurazione è classica ma ci sono fortissimi elementi di modernità, tra cui un gigantesco filtro natipolvere che copre l'intera sezione inferiore, poi quattro supporti rialzati di ben 3cm e la predisposizione per ventole e radiatori, grazie a fori. Ovviamente non sarà possibile l'installazione delle rotelle ma poco importa, data la tipologia di case non ce ne sarà certamente bisogno. Sarà quindi possibile un eventuale posizionamento su di un tappeto, senza preoccuparsi di surriscaldamenti dell’alimentatore.


Ora passiamo all’analisi della parte interiore.

 


Thermaltake Thermaltake Urban T81: analisi dell’interno, pt.II

Il design dell'interno è quanto di meglio si possa chiedere da un case full tower di concezione classica. Troviamo tutti gli elementi necessari a rendere agevole l'installazione e la manutenzione di eventuali impianti a liquido, o la sostituzione di sistemi di dissipazione ad aria. Lo spazio è molto elevato, come risulta essere molto elevato il numero di fori passacavo e le tolleranze con le componenti critiche dei nostri sistemi tra cui dissipatori ad aria della CPU aftermarket (fino a 180mm) e sched grafiche, fino a 360 con il cage preinstallato o 400 senza quest'ultimo. Morale della favola, acquistando questo modello non avrete ceerto preoccupazione su cosa installare, e come raffreddarlo anche in casi do overclock molto elevati, e sostenuti. In questo case sarà possibile assemblare un sistema top di gamma, con configurazioni multi-GPU, impianti a liquido e sistemi di dissipazione avanzati sulla CPU, ovviamente senza però badare all’estetica. La paratia laterale aiuta certamente, specialmente qualora fossero utilizzate ventole con LED o LED puntiformi, posti lateralmente sulla paratia removibile.

 

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Piatto scheda madre, CPU e cablaggio

Il piatto della scheda madre è spesso, ben strutturato, e presenta un foro molto grande per l'installazione di dissipatori aftermarket 

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La compatibilità arriva allo standard True E-ATX, visionabile nei precedenti capitoli. Nella parte superiore notiamo la predisposizione per una ventola da 200mm, già preinstallata, ed i fori per l'installazione di altri sistemi di dissipazione più complessi, tra cui grandi radiatori a liquido.

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Uno sguardo alla vnetola posteriore da 140mm, che genera massimo 15 dBA, a detta del produttore:

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Da notare lo spazio dal dissipatore (True Spirit 120) e la porzione superiore, constatare che è possibile persino inserire una mano è davvero notevole.

 

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Abbiamo posizionato il sensore termico direttamente dietro il lettore DVD, ecco la fotografia. Di solito consigliamo l’utilizzo di una prolunga per il connettore EPS12V, da 8 PIN ma ci ha già pensato Thermaltake, fornendola in dotazione.


Non sono presenti guaine antitaglio ma data la tipologia delle paratie non ce ne sarà nemmeno bisogno, poiché non sono taglienti, dato che presentano bordi arrotondati.

 

Ecco la porzione posteriore:

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Il fan controller permette la regolazione nativa delle vnetole preinstallate, ma ovviamente è possibile inserire le restanti ventole del dissipatore, ottenendo quindi un sistema che permette due configurazioni di silenziosità: massima o modalità performance. 

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Qualche dettaglio relativo alle tolleranze posteriori:

 

 

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Gestione slot 5.25’’ e dischi rigidi da 3.5’’ e 2.5’’

 

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La gestione dei dischi rigidi è decisamente valida, sono presenti delle classiche gabbie dalla facile rimozione, ma saranno necessari delle viti per l'aggancio degli hard disk o degli SSD. Sono presenti delle soluzioni antivibrazione laterali, il che è una decisa nota a favore poiché spesso è proprio questa la componente principale del rumore di un computer, sebbene possa sembrare strano. Purtroppo non troviamo predisposizioni hot-swap, ce ne saremmo aspettati qualcuna in tutta franchezza, ma evidentemente ha prevalso la possibilità dell'utilizzo di radiatori nella parte frontale, grazie alle gabbie removibili.

 

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Da notare il supporto addizionale per un disco da 2.5", posto lateralmente:

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Organizzazione Flussi d’aria - Features

In questo paragrafo riporteremo alcune caratteristiche a livello termico dei cabinet in esame:

 

LOOP TERMICO: in questo caso si è scelto di utilizzare slot PCI perforati quindi potrebbe essere presente il fenomeno del “negative loop” orizzontale, tale per cui le temperature della scheda grafica possono aumentare a causa del potenziale ricircolo di aria calda dall’esterno. Ciò si verifica quando c’è un fenomeno di pressione negativa, ovvero sbilanciamento tra ventole in estrazione e in immissione, in favore delle prime. Il Thermaltake Urban T81 per come viene fornito è a pressione positiva.


ISOLAMENTO TERMICO PSU: similmente a quanto riscontrato in soluzioni full tower l’organizzazione dei flussi non permetterà l’immissione di aria calda all’interno del cabinet quindi isolerà termicamente lo scompartimento inferiore. Tale scelta costruttiva incide parzialmente sulle performance di raffreddamento, in quanto limiterà l’areazione dal basso.


VENTILAZIONE LATERALE: assente.


DESIGN A TORRE ATX: una configurazione del genere è classica, quindi vengono bilanciate le performance del sistema verso la CPU, diminuendo però quelle della VGA in quanto il calore generato da quest’ultima, salendo per convezione, ristagna sul PCB della scheda grafica, surriscaldandolo leggermente. In configurazioni MultiGPU inoltre avremmo un deciso aumento di temperature della prima scheda grafica, posizionata in prossimità del dissipatore della CPU. Per questa ragione è consigliabile un orientamento Silverstone simile a quello delle soluzioni Raven, Fortress 02 o Temjin TJ11, che di fatto annulla questo problema e lo risolve alla radice. Con questo orientamento c’è un parziale isolamento termico dell’alimentatore, e generalmente una buona aerazione degli hard disk, in quanto di solito è presente una, o più, ventola nella parte frontale in immissione. Nel caso di dissipatori passivi, o configurazioni totalmente passive, lo standard ATX è difficilmente consigliabile, a meno che non si adottino soluzioni particolari e molto complesse.

 


Thermaltake Thermaltake Urban T81: analisi dell’interno, pt.III

Diamo uno sguardo alla compatibilità a liquido di questo case ed alle potenzialità ad aria, Thermaltake ovviamente riporta che questi sono due decisi punti di forza:

 

A liquido

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Ad aria

 

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Integrazione di sistemi a liquido

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La tabella è decisamente chiara, consigliamo comunque l' installazione di un sistema classico ad aria per la CPU, ed eventualmente la rimozione del bay inferiore degli hard disk e l'installazione di un radiatore da 280mm, per la dissipazione a liquido di due VGA.

 

 


Thermaltake Thermaltake Urban T81: assemblaggio e cablaggio

In questo paragrafo analizzeremo velocemente il montaggio di un sistema Intel, ed il conseguente cablaggio posteriore ed anteriore. Anche per gli utenti poco esperti la procedura è molto facile: per prima cosa dovrete montare l’alimentatore alla base del cabinet, facendo attenzione a passare il connettore di alimentazione supplementare della scheda madre, da 4/8 pin direttamente sopra la VGA, se il connettore non è molto lungo o se non siete in possesso di prolunghe di alimentazione. Date le dimensioni elevate del case, sarebbe teoricamente necessario, e consigliabile, l' utilizzo di prolunghe per il connettore CPU 4+4 pin e per il connettore della scheda madre, ma Thermaltake fornisce quest'ultimo.

 

 

 

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NOTA: il nostro sistema di test prevede una GTX 480 Nvidia, qui invece potete vedere due GTX 750Ti, utilizzate per il mining delle criptomonete. 

 

Fatto questo consigliamo l’installazione dei dischi rigidi, facendo attenzione a posizionarli in serie nei cage predisposti a scorrimento. Fatto questo sarà necessario montare il lettore ottico/fan controller: dovrete togliere una mascherina frontale, una procedura davvero immediata. Una volta bloccato il lettore tramite il sistema di blocco laterale toolless si passa all’installazione della scheda madre. Se si possiede un dissipatore Intel, tramite il solito sistema Push-Pin, sarà possibile installarlo successivamente, altrimenti se volete potete già procedere ad installare il backplate del dissipatore della CPU, facendo attenzione a stendere un sottile velo di pasta termica alla base della CPU stessa. Data la predisposizione di supporti per l’installazione della scheda madre, non saranno necessari distanziatori. Bisogna quindi apporre la scheda madre, per poi serrarla con le viti fornite nella confezione. Se avete un dissipatore aftermarket potete utilizzare il foro posteriore, che è molto pratico e vi aiuterà non poco all’atto della procedura. Dopo aver montato il dissipatore sulla scheda madre, sarà necessario montare la scheda video, le RAM ed infine procedere all’assemblaggio dei cavi di connessione del cabinet alla scheda madre. Per fare un lavoro pulito consigliamo l’utilizzo delle fascette restringenti fornite in bundle.

 

 

 

 

 

Il cabinet Urban T81, data la sua mole e le sue caratteristiche, rende le operazioni di montaggio molto facili.

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Cablaggio

 

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Il cablaggio risultante è davvero ottimo, per via delle numerosissime aperture e sistemi di blocco dei cavi. La presenza del fan controller aiuta molto nella gestione termica del case, e della ripartizione dei connettori di alimentazione delle numerose ventole installabili. Anche qui, siamo dinanzi ad un deciso punto a favore di questo progetto.

 

Abbiamo utilizzato una scheda madre E-ATX quindi, come è possibile osservare dalle fotografie, è possibile installare modelli persino più grandi, nella massima tranquillità. 

 

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 NOTA: l'alimentatore utilizzato per la prova termica, assieme alla scheda grafica GTX 480

 


Sistema di test

Abbiamo testato il cabinet con una piattaforma X58, installando sulla CPU core i7 920 il dissipatore Thermalright TRUE Spirit 120, con temperatura ambiente di circa 24.0°C all’interno del cabinet (potrebbe esserci la variazione di un grado in senso positivo o negativo). L’utilizzo di questo dissipatore sarà esclusivamente in modalità high performance con due ventole Prolimatech BlueVortex da 1550RPM. Verranno effettuati i test esclusivamente in configurazione Push/Pull (P/Pull) al fine di verificare le performance di dissipazione termica all’interno del cabinet, e conseguentemente verificare la tipologia dei flussi d’aria dedicati. Sarà utilizzata anche una GTX 480 EVGA con backplate ed EVGA HighFlowBracket, con dissipatore reference; in sostanza è la scheda video che scalda più di tutte e quindi candidato ideale per la sessione di prova. Al fine di valutare nel miglior modo possibile l'efficienza della dissipazione termica del case, è stato utilizzato un profilo della ventola della GTX 480 con RPM fissi all’85%, tale da permettere una valutazione più accurata della comparativa e dei singoli modelli presi in esame.

 

Verrà confrontata la sua efficienza di dissipazione termica con altri modelli di cabinet di ultima generazione.

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Vogliamo far presente che per ragioni di libera riproducibilità dei nostri test, sono stati osservati i risultati tramite il software Coretemp, in idle e in full load;

 

NOTA RILEVAZIONE SW: siamo perfettamente al corrente che una rilevazione delle temperature mediante un software di controllo possa essere una modalità discutibile, e soggetta ad alcune variabili dei sensori termici interessati, però è stato scelto di procedere in questo modo per un semplice motivo ovvero la certezza che l’utente finale possa fare lo stesso, e ripetere i test effettuati nella recensione in esame. Vogliamo mostrare situazioni che voi stessi potete verificare, e che voi stessi troverete nel vostro sistema. Se avessimo scelto di testare il carico termico tramite metodi non convenzionali, si sarebbe perso il feeling diretto dell’analisi sulle moderne CPU, e quindi si sarebbe snaturato il senso di tali misurazioni e comparative.

 

NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO inoltre viene spalmato un sottile strato pre-applicazione nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.

Le temperature in full load sono state misurate dopo 30 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, uno standard di utilizzo nelle nostre misurazioni.

Vogliamo precisare che la procedura di misurazione delle temperature è molto rigorosa; ogni dato riportato viene verificato, ricalcolato tramite test supplementari se sospetto ed inoltre è riposta molta attenzione alla Temperatura Ambiente (Tamb) di modo che i risultati siano il più possibile realistici, riproducibili e fondamentalmente corretti. Potete stare certi che quello che leggete qui, a parità di configurazione e settaggi corrisponde, entro l’errore sperimentale, al valore vero.

 

Riportiamo i grafici relativi allo spessore ed alla compatibilità:

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COMP 2 

 

 


 Risultati del test

Ecco il posizionamento del sensore termico della CPU (utile per determinare la Tamb interna al case):

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 T1

 

I risultati per la CPU deludono leggermente le aspettative, ma cabinet di queste dimensioni, con orientamento standard, si attestano su questi livelli. Nei nostri roundup trovate cabinet unici e molto potenti, addirittura open frame, oppure il tj11 Silverstone quindi non c'è da meravigliarsi dei risultati. Ad esempio il TJ04 è un modello valido a livello termico e nonostante questo si classifica quasi per ultimo nella nostra lista. Sicuramente la presenza dei cage anteriori dei dischi ha creato qualche complicazione nei flussi interni, sarebbe stato lecito aspettarselo.

 

T2

 

Vale quanto detto in precedenza, con l'aggravante dell'assenza di flussi inferiori e laterali, o anche anteriori, qualora fosse stata utilizzata una ventola sui cage degli hard disk. 

 

Rumorosità

Per via di un problema tecnico non ci è stato possibile testare la rumorosità con il fonometro, ma integreremo questo dato appena possibile. Comunque sia Il cabinet ha due preset di funzionamento, low e high. Nel primo, si sente un leggerissimo rumore a circa mezzo metro di distanza mentre nel secondo dovrebbe attestarsi circa sui 40 dBA, parametrato alla nostra scala di valori, quindi un valore tutto sommato contenuto e nient'affatto fastidioso. 

 


Thermaltake Thermaltake Urban T81: conclusioni

 

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Prestazioni

3,5 stelle - Copia 2 

Ordinarie data la tipologia di case, potenziabili per via delle ventole installabili e dei cage removibili 
Prezzo 4 stelle Indubbiamente elevato, ma nemmeno troppo 
Design Esterno  4,5 stelle - copia Molto valido, ottimo layout e materiali
Design Interno  4,5 stelle - copia Thermaltake ha svolto un eccellente lavoro
Bundle 4,5 stelle - copia Vale lo stesso discorso, si è cercato di dare il massimo, riuscendoci
Ventilazione 3,5 stelle - Copia 2 Ottima a default, ma essendo il volume interno molto grande, c'è qualche ostruzione di troppo ai flussi frontali
Montaggio 4,5 stelle - copia Velocissimo
Complessivo 4,5 stelle - copia  

 

 

 

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Il Thermaltake Urban T81 è il modello top di gamma del produttore Thermaltake e possiamo dirvi che siamo rimasti molto colpiti da molte delle sue caratteristiche. E'innanzitutto un case poliedrico poiché puo'essere utilizzato sia a liquido che ad aria, con un occhio alla configurazione interna dei flussi in quest'ultimo caso. Le dimensioni sono molto elevate, come le sue potenzialità. La realizzazione esterna ed interna è impeccabile, la qualità generale molto elevata, quindi si evince che è un prodotto per il mercato enthusiast. Se cercate una soluzione al top, che possa durarvi 4/5 anni senza spendere eccessivamente, questo modello fa per voi. Il prezzo di acquisto è di circa 200 euro, indubbiamente elevato ma certamente inferiore alla concorrenza, per questa tipologia di soluzioni. La disponibilità in commercio è immediata.

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Punti di forza:

  • Elevato numero di ventole potenzialmente installabili
  • Silenziosità gestibile, e buona
  • Qualità costruttiva molto elevata
  • Design interno moderno e con elementi innovativi
  • Sistema di pulizia dei filtri eccellente
  • Due ventole da 200mm frontali con filtri antipolvere ed una superiore !
  • Finiture di classe
  • Pannello laterale in plexiglass removibile e resistente, ottima realizzazione
  • Compatibilità interna molto elevata
  • Cablaggio eccellente

 

Contro:

  • Tempeature da case Full Tower chiuso, buone ma migliorabili
  • Solo 8 slot di espansione, sarebbe opportuno potenziarlo a 9 come minimo (XL-ATX)
  • Vi invitiamo a commenti e segnalazioni, siamo qui per aiutarvi e vi ringraziamo per la lettura.


Si ringrazia Thermaltake per il prodotto fornitoci in test.

Trinca Matteo

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