Ciao Mondo 3!

 

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Oggi vi presentiamo la recensione del nuovo modello in casa BitFenix, il “Ronin”. Appartiene alla tipologia Mid-Tower con schema di progettazione ATX, quindi classico, però nonostante questo presenta una particolarità degna di nota, finiture di elevata qualità ed anche una buona predisposizione interna. Scopriamolo insieme, buona lettura.

 

 

 

 

 

bitfenix-logo

 

L'azienda taiwanese è formata dal connubio di esperti nel settore tecnologico e in quello dei pro-gamers. L'obiettivo è quello di esaudire il più possibile i desideri degli utenti, in modo tale da creare un rapporto molto diretto con la comunità globale, ascoltandone le esigenze più comuni e creando prodotti con un design eccezionale, che escano dai normali canoni di progettazione. Seguendo questo principio sono stati realizzati diversi prodotti interessanti, tra cui il gigantesco cabinet Colossus, il Survivor e la nuovissima versione Prodigy, che ha riscosso un grandissimo successo soprattutto da parte dei modders, per via delle grandi potenzialità e della grande bellezza di questo modello.

INTRO RONIN

Elenchiamo di seguito le principali caratteristiche del modello:

-          Grande pannello laterale finestrato

-          Pannello interno che maschera gli hard disk e i cavi, per il massimo dell’estetica

-          Supporta VGA della massima lunghezza possibile

-          Supporta nativamente avanzate soluzioni di raffreddamento a liquido

-          Finitura SoftTouch BitFenix, per la massima qualità al tatto

-          Paratie ventilate e buona predisposizione per ventole

-          Molto elegante, design lineare sullo stile degli altri prodotti BitFenix

 

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Video di presentazione di BitFenix:

http://www.youtube.com/watch?v=OkfJ56jYOyY

 

Al fine di presentarvi al meglio il BitFenix Ronin, abbiamo realizzato un video di presentazione e di analisi tecnica del telaio, interno ed esterno:

http://www.youtube.com/watch?v=bSotr5Ay59s

 

Maggiori informazioni sono presenti sul sito dedicato:

http://www.BitFenix.com/global/en/

Il prezzo consigliato è di circa 90 euro iva compresa.

BitFenix Ronin Prodotto recensito da Matteo Trinca in data . Voto: 4. Prezzo medio in Italia 90€

FEAT 1

FEAT 2

 
 
A SPECHTECH

Riportiamo l’elenco della lunghezza delle moderne VGA, a titolo puramente comparativo:

A VGA CHARTQuestione di form factor.

Al fine di comprendere meglio le potenzialità del case in esame cerchiamo di capire il significato delle varie sigle relative ai form factor, specialmente i più meno comuni.

A CASE FFAC

 

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NOTA E-ATX e SUPERIORI: generalmente i cabinet con tipologia a torre sono compatibili con sistemi aventi lo standard ATX, molti però integrano la compatibilità fino all’ E-ATX, acronimo per Extended-ATX. Sotto questa denominazione vengono spesso raccolte tutte le schede madri con larghezza maggiore rispetto allo standard ATX (mentre la lunghezza rimane fedele allo standard). Nonostante l’E-ATX sia stato definito in ambito server con una larghezza di 13”, la maggior parte delle schede madri per desktop ha una larghezza decisamente inferiore. Una delle più grandi, la Rampage IV Extreme, misura 10.7”. In base a queste denominazioni si fa spesso confusione in base alla compatibilità con gli eventuali cabinet. In alcuni casi potrebbe essere dichiarata una compatibilità con form factor E-ATX, pur non supportando schede madri larghe fino a 13”. In generale, per chi acquista una scheda madre E-ATX desktop non è necessario in realtà tutto questo spazio, quindi non occorre un cabinet conforme allo standard “True E-ATX”. Tale termine, che introduciamo noi per chiarezza, è in realtà equivalente come dimensioni ad un altro standard presente nel mondo server: SSI EEB. L’XL-ATX non è un vero standard ma viene utilizzato per tutte le schede madri con lunghezza superiore allo standard ATX, quindi con più di 7 slot PCI. Le dimensioni possono variare da produttore a produttore e da modello a modello. E’ opportuno far notare che molte schede madri XL-ATX non hanno fisicamente più di 7 slot, ma questi ultimi sono traslati verso il basso per lasciare spazio a CPU e chipset. In questi casi, trattandosi di schede madri Enthusiast, anche la larghezza è generalmente maggiore dello standard. Infine lo standard HPTX è stato coniato da EVGA per identificare le sue mastodontiche schede madri dual socket SR-2 e SR-X, più larghe di una E-ATX e lunghe come una XL-ATX.

 

Il Ronin permette una compatibilità fino allo standard “ATX”, quindi schede madri single socket con dimensioni standard. Schede madri leggermente più larghe dello standard ATX, come ad esempio la Rampage II Extreme, possono essere installate senza grossi problemi.  


 

Il catalogo di questo produttore è molto interessante, vi proponiamo una carrellata di immagini dei prodotti appena rilasciati in commercio:

GHOST INTRO

PRODIGY GREEN

 

recensito da noi qui: http://www.xtremehardware.com/recensioni/case-e-modding/bitfenix-prodigy-blue-xtremehardware-mod-recensione-e-molto-altro-201307128846/

PRODIGY M INTRO

SHADOW INTRO

SURVIVOR WHITE

 


 

La confezione esterna non è altro che un cartone con dettagli strutturali e presenta un buon imballo, con polistirolo ed il classico contenitore protettivo in tessuto.

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Il bundle in dotazione è elementare, avremmo gradito la presenza di una prolunga per il connettore da 8pin EPS 12V in quanto BitFenix ne ha di ottime nel suo listino, precisamente la serie Alchemy.

CABLE S INTRO

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Assieme al cabinet è fornito in dotazione:

-          il manuale

-          un sacchetto in plastica contenente un discreto numero di viti e distanziatori, anche per ventole su radiatori, il che è una ottima notizia

-          diverse fascette di cablaggio

-          sono preinstallate due ventole da 120mm

-          un adattatore per HDD nella parte frontale del case, o per sistemi addizionali da 3.5”

 

 

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Segnaliamo che è presente la dicitura RoHS per entrambi i modelli; quest’ultima è la normativa 2002/95/CE (chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive), che sebbene sia stata adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea, impone alcune restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

 


FRONTAL INTRO BLACK

La versione che abbiamo ricevuto è l’unica in commercio quindi integralmente nera. L’impressione iniziale è indubbiamente buona, in quanto siamo dinanzi ad un prodotto con ottime finiture, un grande pannello finestrato ed anche una stranezza all’interno di quest’ultimo, che osserveremo nel dettaglio fra poco. La verniciatura è ottima, come la tipologia delle plastiche. Procediamo all’analisi dei dettagli.

Fronte, porzione superiore ed ingressi superiori

Il frame anteriore è monolitico e si caratterizza per un materiale plastico con finitura anti-impronta digitale. Sebbene all’inizio quest’ultima sia presente, dopo poco tempo viene assorbita, il che aumenta quindi l’impatto visivo. Le aperture di ventilazione inferiori permettono l’immissione frontale verso due ventole da 120mm, che però non sono fornite entrambe dalla casa madre. Non poteva ovviamente mancare il filtro antipolvere sottostante, la cui rimozione però è associata alla rimozione stessa del pannello frontale. L’installazione delle periferiche da 5.25” nella parte superiore è molto facile ed in totale sono tre.

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Nella parte superiore troviamo gli ingressi USB, inseriti direttamente nel secondo pannello anti-impronta. Sono presenti 2x3.0, 2x2.0 audio, mike, accensione e reset. Come si evince dalle foto, la lavorazione degli spigoli è particolare in quanto sono presenti due bande in mesh che partono dalla porzione anteriore e terminano alla fine di quella superiore. Nella parte superiore ovviamente sono presenti le medesime aperture forate precedenti.

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Retro

La configurazione è classica, quindi non ci dilunghiamo in descrizioni inutili. Da menzionare la presenza di due ottimi fori passa-tubazioni a liquido, nella parte destra. Nella parte superiore possiamo osservare il foro per la rimozione del pannello superiore. E’ un peccato che non possa montare ventole posteriori da 140mm, quindi consigliamo di inserire questa possibilità nelle prossime revisioni.

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In questo caso si è scelto di utilizzare slot PCI perforati quindi potrebbe essere presente il fenomeno del “negative loop” orizzontale, tale per cui le temperature della scheda grafica possono aumentare a causa del potenziale ricircolo di aria calda dall’esterno. Ciò si verifica quando c’è un fenomeno di pressione negativa, ovvero sbilanciamento tra ventole in estrazione e in immissione, in favore delle prime. Il Ronin purtroppo è a pressione neutra per come viene fornito, quindi si consiglia di montare più ventole. Qualora fosse installata una VGA ed un dissipatore sulla CPU, si avrebbe una pressione negativa, quindi è consigliabile montare più ventole in immissione.

 

Paratia laterale sinistra e destra

La tipologia delle paratie è standard, ma c’è una grande nota positiva ovvero la loro scorrevolezza (senza componenti installate): si aprono con estrema facilità e non c’è nessun problema di tolleranze. Una volta assemblato però quella destra è problematica e bisognerà riporlo orizzontalmente. Lo spessore è nella media, come la durevolezza. Una volta assemblato non/ci sarà deformazione posteriore e la verniciatura è molto valida.

Particolari della paratia sinistra:

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Particolari della paratia destra:

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Con i LED BitFenix come lo vedete?

SIDE LED

Paratia Inferiore

Anche qui la configurazione è classica, ma è presente un comodo filtro antipolvere con magneti, il che facilita molto le operazioni di pulizia. Non è possibile montare rotelle perché i piedi di supporto sono fissati con una vite. L’altezza da terra però è mediocre. C’è il supporto per una ventola accessoria da 120mm nella base. I quattro supporti sono di altezza standard, quindi il pescaggio di aria dal basso sarà nella norma e quindi sconsigliamo di posizionare il cabinet su una moquette o un tappeto.

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Ora passiamo all’analisi della parte interiore.

 


Data la presenza del video di presentazione, mostriamo una galleria fotografica dell’unità

Piatto scheda madre, CPU e cablaggio

Il piatto della scheda madre è interamente in acciaio, e diversamente da alcuni modelli di cabinet top di gamma degli anni passati, non è removibile. Sono presenti tre aperture passacavi di medie dimensioni, più altre tre nella parte superiore per il passaggio di connettori delle ventole e del connettore EPS 12V.

Vi mostriamo la parte frontale:

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E qui invece la parte posteriore:

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La fessura d’installazione per il backplate posteriore presenta una buona spaziatura, ma qualora si cambiasse sistema di ritenzione ai socket X79 (Xsocket ASUS) non [L2] sarà possibile utilizzarla, causando quindi la rimozione diretta della scheda madre nella classica maniera. Lo spazio tra la scheda madre ed eventuali ventole superiori è decisamente buono, anche se però nel caso di radiatori spessi ci sarà qualche complicazione. Sarà possibile montare un radiatore da 240mm in posizione superiore però consigliamo di adoperarne uno della tipologia Slim.

Gestione slot 5.25’’ e dischi rigidi da 3.5’’ e 2.5’’

 

E’ presente un cage removibile a scorrimento, dalla facilissima rimozione. Ecco un dettaglio della procedura di inserzione degli hard disk, un sistema da plagiare!

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Mostriamo alcune fotografie di questi compartimenti:

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Per quanto riguarda le periferiche da 5.25”, non c’è stato nessun problema nell’assemblaggio, e questo è il risultato con un lettore ottico:

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Gestione PSU e dissipazione accessoria

Il posizionamento dell’alimentatore è classico, quindi nella parte inferiore e posteriore dello chassis. Sono presenti quattro distanziatori gommati antivibrazione e la lunghezza massima consentita è fondamentalmente irrilevante, dato che potete installare anche i modelli più lunghi in commercio. Non c’è la predisposizione per un sistema a doppio alimentatore ridondante e l’alimentatore si inserisce facilmente. Il fissaggio avviene tramite consuete viti posteriori. Il cablaggio è valido, ma sarebbe stato opportuno ampliare il foro passacavi verticale e orizzontale, anche se le ridotte dimensioni complessive del case di certo non aiutano.

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Integrazione di sistemi a liquido

Oltre ad essere presenti due fori per impianti a liquido dedicati, il cabinet presenta una discreta predisposizione per questa tipologia di sistemi. Nella seguente tabella A COMP LIQanalizzeremo nel dettaglio cosa è possibile montare, e dove.

 
 
 

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E’ certamente un cabinet che presenta caratteristiche moderne, però non aspettatevi miracoli sotto questo punto di vista. La compatibilità è “limitata” a modelli da 240mm e 120mm, senza nessuna possibilità per modelli invece da 140mm, il che è un vero peccato, ma le dimensioni sono la causa principale del problema. E’ un mid-tower, quindi è un limite del format factor, non del case.

 


 

Organizzazione Flussi d’aria - Features

In questo paragrafo riporteremo alcune caratteristiche a livello termico dei cabinet in esame:

 

LOOP TERMICO: in questo caso si è scelto di utilizzare slot PCI perforati quindi potrebbe essere presente il fenomeno del “negative loop” orizzontale, tale per cui le temperature della scheda grafica possono aumentare a causa del potenziale ricircolo di aria calda dall’esterno. Ciò si verifica quando c’è un fenomeno di pressione negativa, ovvero sbilanciamento tra ventole in estrazione e in immissione, in favore delle prime. Il Ronin è a pressione neutra quindi potrebbe esserci questo problema qualora fossero installate altre ventole in estrazione.

ISOLAMENTO TERMICO PSU: similmente a quanto riscontrato in soluzioni full tower l’organizzazione dei flussi non permetterà l’immissione di aria  calda all’interno del cabinet quindi isolerà termicamente lo scompartimento inferiore. Tale scelta costruttiva incide parzialmente sulle performance di raffreddamento, in quanto limiterà l’areazione dal basso.

 

VENTILAZIONE LATERALE: non è possibile installare lateralmente ventole quindi non è possibile migliorare l’areazione delle schede video in modo consistente, a meno che non siano sostituite le ventole frontali qualora fossero utilizzati modelli aventi elevati CFM.

DESIGN A TORRE ATX: una configurazione del genere è classica, quindi vengono bilanciate le performance del sistema verso la CPU, diminuendo però quelle della VGA in quanto il calore generato da quest’ultima, salendo per convezione, ristagna sul PCB della scheda grafica, surriscaldandolo leggermente. In configurazioni MultiGPU inoltre avremmo un deciso aumento di temperature della prima scheda grafica, posizionata in prossimità del dissipatore della CPU. Per questa ragione è consigliabile un orientamento Silverstone simile a quello delle soluzioni Raven, Fortress 02 o Temjin TJ11, che di fatto annulla questo problema e lo risolve alla radice. Con questo orientamento c’è un parziale isolamento termico dell’alimentatore, e generalmente una buona aerazione degli hard disk, in quanto di solito è presente una, o più, ventola nella parte frontale in immissione. Nel caso di dissipatori passivi, o configurazioni totalmente passive, lo standard ATX è difficilmente consigliabile, a meno che non si adottino soluzioni particolari e molto complesse.

 

Tipologia di ventole utilizzate

La dotazione potenziale del case è standard, ovvero una ventola da 120mm in immissione frontalmente ed una posteriore in estrazione. Il seriale è BFF-SCF-12025KK-RP. Nella seguente tabella vi riportiamo i dettagli dei modelli:

 
A PARFUNC
 

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La pulizia delle griglie frontali e superiore, è leggermente più complicata per via del posizionamento e dell’assenza di filtri estraibili. Il rumore generato dalle ventole è basso quindi non c’è nessun problema.


 

In questo paragrafo analizzeremo velocemente il montaggio di un sistema Intel, ed il conseguente cablaggio posteriore ed anteriore. Anche per gli utenti poco esperti la procedura è molto facile: per prima cosa dovrete montare l’alimentatore alla base del cabinet, facendo attenzione a passare il connettore di alimentazione supplementare della scheda madre, da 4/8 pin direttamente sopra la VGA, se il connettore non è molto lungo o se non siete in possesso di prolunghe di alimentazione. Date le dimensioni ridotte, difficilmente saranno necessarie delle prolunghe per il connettore CPU 4+4 pin e per il connettore della scheda madre, ma ne consigliamo sempre l’adozione. Fatto questo consigliamo l’installazione dei dischi rigidi, facendo attenzione a posizionarli in serie nei cage predisposti a scorrimento. Fatto questo sarà necessario montare il lettore ottico/fan controller: dovrete togliere una mascherina frontale, una procedura davvero immediata, che è possibile visionare nei capitoli precedenti.

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Fatto questo, e bloccato il lettore tramite viteria laterale si passa all’installazione della scheda madre. Se si possiede un dissipatore Intel, tramite il solito sistema Push-Pin, sarà possibile installarlo successivamente, altrimenti se volete potete già procedere ad installare il backplate del dissipatore della CPU, facendo attenzione a stendere un sottile velo di pasta termica alla base della CPU stessa. In sostanza, se la vostra scheda madre non è mini-ITX, dovrete prima montare i distanziatori nei fori per il formato ATX, serrarli molto bene – consigliamo una pinza larga 1cm durante quest’operazione, su ogni cabinet – e poi apporre la scheda madre, serrandola con le viti fornite nella confezione. Se avete un dissipatore aftermarket potete utilizzare il foro posteriore, che è molto pratico e vi aiuterà non poco all’atto della procedura. Dopo aver montato il dissipatore sulla scheda madre, sarà necessario montare la scheda video, le RAM ed infine procedere all’assemblaggio dei cavi di connessione del cabinet alla scheda madre. Per fare un lavoro pulito consigliamo l’utilizzo delle fascette restringenti fornite in bundle.

 

Assemblaggio, foto

Vi consigliamo la visione del video di analisi.

 


Data la tipologia di cabinet, standard e senza caratteristiche peculiari a livello termico, vi mostreremo solamente il montaggio senza eseguire test di carico. Sarà utilizzata la seguente piattaforma, con un dissipatore Thermalright True Spirit 120. Riportiamo comunque le specifiche tecniche del sistema utilizzato:

A SYS PROVA

 

Vi mostriamo ora i grafici relativi allo spessore ed alla compatibilità:

results

Rumorosità:

La rumorosità del modello è molto contenuta in quanto le due ventole hanno bassi RPM ed un valore di dBA inferiore a 20. Le performance termiche però sono stimabili nella fascia medio bassa, dati gli scarsi CFM in immissione. E’ consigliabile potenziare la ventilazione perché per come viene fornito potrebbe esserci qualche problema.

 


argento

 

Prestazioni

3,5 stelle

Scarse in partenza, potenziabile però

Prezzo

4 stelle - copia

90 euro, leggermente costoso

Design Esterno

4,5 stelle

Molto valido

Design Interno

4 stelle - copia

Ottimo, da migliorare lo spessore

Bundle

4 stelle - copia

Valido

Ventilazione

3,5 stelle

Scarsa in partenza

Montaggio

4 stelle - copia

Buono ma migliorabile

Complessivo

4 stelle - copia

 

FRONTAL INTRO

Il case Ronin dobbiamo ammettere che ci ha lasciato sensazioni altalenanti. Da una parte è evidente il tentativo del produttore di fornire una soluzione all’avanguardia sotto molteplici punti di vista, con elementi di modernità soprattutto nell’estetica, però quello che ci ha perplesso in realtà è la presenza di un design interno classico, senza particolari diversità rispetto alla concorrenza. Vogliamo dire, non è un problema in sé, lo è se è correlato al prezzo di vendita di circa 90 euro IVA compresa, e per semplici ragioni di concorrenza sul mercato; il prezzo in sé è bilanciato e nel complesso presenta certamente degli elementi interessanti, però sarebbe gradito se ci fosse un leggero abbassamento di prezzo. Uno dei problemi principali però sono i CFM in immissione, bassi per un cabinet di questa fascia di prezzo, quindi ovviamente in termini di performance la situazione non sarà affatto rosea. Le temperature elevate implicano che le componenti aventi una ventola con controllo PWM saranno costrette ad utilizzare profili di ventilazione più aggressivi, e quindi sistemi più rumorosi. La struttura è solida e nel complesso è un ottimo modello, ma gli manca quel fattore ‘’wow’’ che avrebbe certamente permesso di districarsi tra le varie soluzioni sul mercato. La paratia che nasconde i cavi ad esempio siamo dell’idea che sia fondamentalmente inutile per tutti coloro i quali non praticheranno modding. Che sia intenzionale per questa pratica ? Potrebbe darsi, ma a conti fatti è solo una nicchia dell’utenza complessiva. Non ci sono stati problemi, se non una eccessiva pressione nel pannello laterale destro all’atto della chiusura, ma ciò fa parte del progetto mid-tower, che non permette quindi elevati spessori. Il case nel complesso è valido, la finitura touch è certamente un valore aggiunto, e l’estetica complessiva, specialmente se associata agli ottimi LED Bitfenix ed alle ventole LED Spectre, recensite nel corso della recensione del Bitfenix Prodigy (CLICCA) è davvero notevole. E’ consigliato a tutti coloro i quali vogliono un case elegante, pulito nell’esposizione dei cavi e che faccia un figurone con clienti non eccessivamente smaliziati.

 

Punti di forza:

- Buon numero di ventole potenzialmente installabili

- Silenziosità elevata

- Qualità costruttiva molto buona

- Design innovativo e moderno per alcuni elementi

- Finitura SoftTouch e design del frontale

- Copertura laterale che maschera i cavi

- Paratia finestrata

- Ottima verniciatura

 

Al fine di migliorare la qualità dei prodotti, abbiamo pensato di inserire una serie di consigli  tecnici, di modo che sia possibile visionare i punti da modificare per le prossime revisioni. Si badi bene però che sono considerazioni opinabili e non correlate alle intenzioni del produttore, che ovviamente ritiene, in base alla propria organizzazione dei modelli sul mercato, cosa è giusto fare. Xtremehardware consiglia dunque le seguenti modifiche strutturali:

 

- Spessore laterale sinistro e destro da aumentare, rispettivamente 2.5 ed 1.5 cm

- Permettere l’installazione di ventole da 140mm

- Potenziare le performance a default

- Sarebbe opportuno potenziare il cablaggio posteriore del connettore da 4+4PIN della CPU

- La copertura dei cavi è davvero necessaria? Tende a complicare la fase di smontaggio

 

Vi invitiamo a commenti e segnalazioni, siamo qui per aiutarvi e vi ringraziamo per la lettura.

Si ringrazia BitFenix e Drako.it per il prodotto fornitoci in test.

Trinca Matteo

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