Ciao Mondo 3!

 

intestazione-dframeLa recensione di oggi, permetteteci di farvelo presente, è un vanto di orgoglio. La grande collaborazione con il prestigioso marchio InWin ci ha permesso di mostrarvi alcune soluzioni tanto elitarie quanto superlative sotto il punto di vista tecnico. Partendo dalla recensione dell’InWin H-Frame (QUI), per poi passare alla recensione del modello X-Frame (QUI), oggi è il giorno del modello D-Frame, che si caratterizza come uno dei più evoluti sistemi mai immessi in commercio per il concetto di Open Air Frame DYI (Do It Yourself), ovvero che è necessario assemblare ! Il termine Open Frame indica un cabinet completamente aperto, per performance termiche al top, che però si caratterizza per un orientamento del plate della scheda madre sullo stile degli eccelsi modelli Silverstone della serie Fortress e Raven, quindi con un orientamento ruotato di 90 gradi in senso orario, e format factor BTX del telaio (con qualche modifica). Oltre a questo, se non bastasse già di per sé, siamo dinanzi ad una edizione limitata a 500 copie al mondo con seriale al laser, struttura tubolare in alluminio saldato con Gas inerte al Tungsteno (TIG), plate della scheda madre forgiato in un bagno a 750°C di alluminio e pannelli laterali in vetro temprato. Insomma, si preannuncia come il top a livello termico per CPU e GPU, l’eccellenza fatta cabinet ed anche una semplice .. visione. Signori e Signore, vi presentiamo un modello che passerà alla storia in questo settore. Data l’eccezionalità del modello, e data la disponibilità di InWin, siamo lieti di presentarvi anche una comparazione diretta con il modello H-Frame, in un video dedicato, oltre alla recente introduzione di analisi in un video diretto di dimostrazione dell’unità. Potevano mancare i test termici e la comparazione con tutti i modelli recensiti fin d’ora per CPU e VGA ? Certo che no ! Buona lettura !

 

 

 

In-Win-logo

 

L’azienda Taiwanese “IN-WIN Development Inc”, oltre ad essere un produttore certificato ISO 9001, è attiva da oltre un ventennio nel mercato dell’IT. Il suo target produttivo riguarda cabinet per personal computer, SMPS e sistemi di archiviazione dati, e, stando a quanto viene riportato sul sito principale del marchio, è il provider leader nel settore dei cabinet per assemblatori. Uno dei punti di orgoglio del marchio è fornire all’utenza un elevato servizio post vendita, un’elevata regolamentazione di sicurezza nella produzione dei cabinet, oltre al pieno rispetto delle attuali normative comunitarie per quanto concerne il rispetto dell’ambiente. È certificata ISO 14001 e QC080000, per la verifica del rilascio di sostanze altamente inquinanti. Una particolare menzione va fatta al piano di salvaguardia e di gestione delle problematiche ambientali, con il programma “Green Product Development”, e con la promozione di prodotti commerciali che siano proni all’ecologia ed al rispetto delle normative per il riciclo dei materiali utilizzati. A tal fine ricordiamo appunto l’acquisizione delle certificazioni WEEE, RoHS, REACH ed Energy Star.

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Elenchiamo di seguito le principali caratteristiche del modello:

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Prima di procedere, vi mostriamo ben due video. Il primo è una presentazione dell'unità, il secondo ... una comparazione diretta con l'InWin H-Frame !

 

http://www.youtube.com/watch?v=911uesu_168

 

http://www.youtube.com/watch?v=NCPonV-DtTI

 

SOLO SU XTREMEHARDWARE, UNICO CASO AL MONDO !

 

Maggiori informazioni sono presenti sul sito dedicato:

http://www.inwin-style.com/

 

Il prezzo consigliato è di circa 400 euro iva compresa.

 

In Win D-Frame Prodotto recensito da Matteo Trinca in data . Voto: 4,5. Prezzo medio in Italia 400€

 


 

Per chi si fosse perso questo capitolo nelle precedenti recensioni lo riproponiamo, integrando alcune modifiche tra cui l’aggiunta della descrizione del nuovo, impressionante, H-Frame king, ed anche l’H-Frame mini. In questo capitolo vi mostreremo alcune delle soluzioni Limited Edition di questo interessantissimo marchio. Fin d’ora sono stati rilasciati in commercio questi modelli (vi riportiamo l’introduzione alle recensioni, con annesso link alla stessa):

H-Frame: è un modello quasi unico nel suo genere, che si caratterizza per una struttura completamente aperta, senza filtri antipolvere e che quindi rappresenta il massimo in termini prestazionali ad aria. E’ predisposto per l’installazione di due ventole addizionali da 120mm, incassate nel telaio e quest’ultimo altro non è che l’unione di ben undici paratie separate, tenute assieme da una serie di perni orizzontali, quattro dei quali permettono il montaggio delle due classiche paratie laterali. E’ inutile far presente che il case presenta un prezzo di acquisto molto elevato, ma d’altronde si preannuncia come una soluzione qualitativamente elevatissima.

LINK ALLA RECENSIONE: http://www.xtremehardware.com/recensioni/case-e-modding/inwin-h-frame-il-massimo-ad-aria-201303088388/

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X-Frame: è un prodotto unico nel suo genere, ed anche in senso letterale dato che attualmente ne sono stati prodotti solo 50 in tutto il mondo. Stiamo parlando di un banchetto che si preannuncia essere uno dei più evoluti, costosi e promettenti, specialmente per quanto riguarda un utilizzo come piattaforma di test per recensori. E’ interamente in alluminio, con una struttura configurabile in senso spaziale, ruotabile e persino con un piatto della scheda madre removibile. Oltre a questo, data l’eccezionalità del prodotto, non potevamo che fare test eccezionali, ed unici: abbiamo deciso di testarlo assieme al modello di dissipatore più interessante tra quelli recensiti fin d’ora, il Coolermaster TCP-800. Fin qui, nulla di eccezionale, allora di cosa stiamo parlando? Verificheremo l’orientamento spaziale del dissipatore, nelle diverse configurazioni dell’X-Frame! Dato che il banchetto può essere posizionato verticalmente, orizzontalmente (in maniera classica ed in maniera simil-silverstone) e nella configurazione BTX, sarà nostro interesse verificare il comportamento del TCP-800 in queste modalità; in molti portali online il modello precedente al TCP-800 è risultato essere inferiore alle aspettative e nel corso di questo articolo spiegheremo anche quali possono essere le ragioni di questo strano comportamento

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LINK ALLA RECENSIONE: http://www.xtremehardware.com/recensioni/case-e-modding/in-win-x-frame-un-banchetto-xtreme-201302118248/

 

Oggi quindi è il giorno del D-Frame: senza dilungarci in descrizioni aggiuntive, inutili, vi mostriamo le fotografie ed il link al sito, dato che l’articolo odierno è la recensione di questa unità.

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LINK AL SITO: http://www.inwin-style.com/pd_info.php?id=292&iw_lanid=0

 

Entro non molto tempo verranno rilasciati anche i modelli:

H-Frame mini: è un adattamento dell'originale H-Frame per sistemi mini-ITX. Il case misura rispettivamente 263 x 122 x 273 mm e come il fratello maggiore è composto da lastre di metallo tenute insieme da fermi simili alla versione precedente, che fanno spazio per l'alloggiamento delle componenti interne. E’ disponibile in tre colorazioni, verde, blu e rossa Poco si sa circa l'H-Frame Mini, se non per l'alimentatore da 180W incluso (IP-AD180-2). Non potevano mancare USB 3.0 ed un pannello laterale in vetro ! Insomma, eccezionale !

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LINK ALLA NEWS: http://www.xtremehardware.com/news/hardware/ces-2013-in-win-presenta-il-case-h-frame-mini-in-formato-itx-201301118099/

LINK AL SITO: http://www.inwin-style.com/pd_info.php?id=329

 

H-Frame King: nel corso della recensione dell’H-Frame, ci siamo chiesti se InWin avesse, o potesse avere, qualcosa in cantiere. Se fosse stata realizzata una versione più grande, potenziata e con alcune ottimizzazioni strutturali, sarebbe stata probabilmente uno dei migliori modelli in commercio con orientamento ATX classico, e quindi diverso rispetto al poderoso Silverstone TJ11 (CLICCA per la recensione) con orientamento identico all’InWin D-Frame. E’ un modello Full tower quindi, compatibile con gli standard HPTX, XL-ATX, SSI-EEB, SSI-CEB, E-ATX ed il classico ATX. In-Win ha sostituito le paratie del "vecchio" modello con le stesse della nuova serie tòu, anche se francamente siamo rimasti davvero colpiti dalla finitura di quelle presenti nella precedente versione quindi in realtà non c'èra necessità di un cambio in questo settore. Siamo curiosi di vedere il risultato ma sappiate che possono essere installati sei dischi da 3.5" oppure 4 da 3.5" e due da 2.5", un quantitativo più che adeguato per sistemi top di gamma. Hot-Swap, 11 slot di espansione, otto ingressi USB 3.0, HD audio e persino un ingresso per HD da 3.5" hot swap! Compatibilità fino a schede video lunghe 42cm, ad esempio la Radeon HD 7990, due slot frontali per ventole da 140mm (potenziato rispetto al singolo da 120mm della versione precedente) ed una da 140mm posteriore, più due da 140mm nella parte inferiore, compatibili con un radiatore da 280x140mm ! Insomma, sarebbe il caso che si raccogliesse la mascella per terra.

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LINK ALLA NEWS: http://www.xtremehardware.com/news/hardware/computex-2013-in-win-mostra-l-h-frame-king-201306048733/

Queste soluzioni si caratterizzano per l’assoluta qualità intrinseca a livello strutturale, per design all’avanguardia e per caratteristiche tecniche che definire di prim’ordine sarebbe riduttivo. Nell’attuale panorama dell’High Tech purtroppo si tende a commercializzare prodotti il cui reale valore tende al ribasso, per via della crisi economica, delle vendite ma soprattutto a causa del necessario contenimento dei costi di produzione. Il fatto di recensire prodotti del genere, per quanto elitari e fondamentalmente inaccessibili ai più (per via del limitato numero dei sample prodotti e per via del prezzo di vendita elevatissimo), implica che è un vero piacere constatare che c’è qualche eccezione alla regola, al contingente oseremo dire. Similmente al marchio Silverstone, per il quale abbiamo trattato molte soluzioni di assoluto rilievo e tecnicamente eccelse, in questo caso siamo dinanzi a progetti che evidenziano quanto il design, unito alla solidità strutturale, sia importante. Sebbene forse siano prodotti da ‘’vetrina informatica’’ del marchio, seguiteci nell’analisi e fateci sapere cosa ne pensate, cosa vorreste e cosa credete che sia opportuno fare.

Il D-Frame odierno, è una delle manifestazioni dell’eccellenza dell’High Tech del 2013 nel settore dei Personal Computer, quindi procediamo con la nostra accurata recensione.

 


 
 
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Riportiamo l’elenco della lunghezza delle moderne VGA, a titolo puramente comparativo:

 

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Questione di form factor.

Al fine di comprendere meglio le potenzialità del case in esame cerchiamo di capire il significato delle varie sigle relative ai form factor, specialmente i più meno comuni.

 

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NOTA E-ATX e SUPERIORI: generalmente i cabinet con tipologia a torre sono compatibili con sistemi aventi lo standard ATX, molti però integrano la compatibilità fino all’ E-ATX, acronimo per Extended-ATX. Sotto questa denominazione vengono spesso raccolte tutte le schede madri con larghezza maggiore rispetto allo standard ATX (mentre la lunghezza rimane fedele allo standard). Nonostante l’E-ATX sia stato definito in ambito server con una larghezza di 13”, la maggior parte delle schede madri per desktop ha una larghezza decisamente inferiore. Una delle più grandi, la Rampage IV Extreme, misura 10.7”. In base a queste denominazioni si fa spesso confusione in base alla compatibilità con gli eventuali cabinet. In alcuni casi potrebbe essere dichiarata una compatibilità con form factor E-ATX, pur non supportando schede madri larghe fino a 13”. In generale, per chi acquista una scheda madre E-ATX desktop non è necessario in realtà tutto questo spazio, quindi non occorre un cabinet conforme allo standard “True E-ATX”. Tale termine, che introduciamo noi per chiarezza, è in realtà equivalente come dimensioni ad un altro standard presente nel mondo server: SSI EEB. L’XL-ATX non è un vero standard ma viene utilizzato per tutte le schede madri con lunghezza superiore allo standard ATX, quindi con più di 7 slot PCI. Le dimensioni possono variare da produttore a produttore e da modello a modello. E’ opportuno far notare che molte schede madri XL-ATX non hanno fisicamente più di 7 slot, ma questi ultimi sono traslati verso il basso per lasciare spazio a CPU e chipset. In questi casi, trattandosi di schede madri Enthusiast, anche la larghezza è generalmente maggiore dello standard. Infine lo standard HPTX è stato coniato da EVGA per identificare le sue mastodontiche schede madri dual socket SR-2 e SR-X, più larghe di una E-ATX e lunghe come una XL-ATX.

 

Il D-Frame permette una compatibilità fino allo standard “True E-ATX”, quindi schede madri single socket per server, workstation o desktop con dimensioni maggiorate in larghezza. Nonostante la larghezza elevata non sarà invece compatibile con l’EVGA SR-X.

 


 

Un cabinet di questa fascia e tipologia, non poteva che avere una confezione speciale. L’imballaggio è quanto di meglio mai ricevuto, e c’è da dire che sarebbe stato anche necessario per via della presenza di due vetri laterali, ovvero le paratie finestrate. La confezione esterna è ottima e l’imballo interno è un gigantesco fustellato di polietilene espanso sagomato all’occasione per ogni .. singola .. componente !

 

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Il bundle in dotazione è eccellente, tant’è che è persino presente una confezione di pelle che contiene un ottimo cacciavite con testa a croce, e ben due chiavi inglese del produttore Giapponese Kinki, in lega di Cr/V (Cromo/Vanadio). Come viti troviamo una intera confezione dedicata, di cui mostriamo le fotografie poco sotto. Non ci sono ventole, questo perché InWin ovviamente ha capito che verranno sostituite, similmente al pensiero di Silverstone; è un prodotto elitario, come la sua utenza, che di certo non si fa problemi per qualche ventola mancante di mediocre qualità.

 

 

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Qualche dettaglio del kit per il montaggio:

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Ora invece i due pannelli di vetro temprato:

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Ecco qui invece il pannello delle connessioni I/O:

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Il kit per il montaggio, per l’alimentatore e l’unità da 5.25”:

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Ed infine per ultimo, ma non per importanza, il gigantesco plate per il montaggio della scheda madre:

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Assieme al cabinet quindi è fornito in dotazione:

-          un manuale eccellente

-          una confezione in cartone contenente un gran numero di viti e distanziatori

-          diverse fascette di cablaggio, da predisporre posteriormente mediante viti

-          due chiavi inglesi necessarie per il montaggio, di eccellente qualità

-          un ottimo cacciavite, di qualità

-          set di montaggio, particolarmente complesso, ma vi invitiamo ad osservare la procedura di montaggio perché sarà tutto più chiaro

 

Vi mostriamo le fotografie del manuale

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Segnaliamo che è presente la dicitura RoHS per entrambi i modelli; quest’ultima è la normativa 2002/95/CE (chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive), che sebbene sia stata adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea, impone alcune restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

 


 

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La versione che abbiamo ricevuto è quella con colorazione arancione e nero, però chiariamo subito che è anche possibile acquistarlo nella versione Nera e Rossa ! L’impressione iniziale, della mia ragazza è stata la seguente: ma che è sto coso, pare un camion dei pompieri.

Ah le donne, sempre così parche e coinvolgenti quando il loro uomo parla di high tech. Chiudendo immediatamente la parentesi, perché il sottoscritto evita commenti indecenti, il D-Frame non sarebbe nemmeno definibile “cabinet”, se non per la forma tutto sommato simile. E’ una soluzione da assemblare, che arriva quindi smontata; chi di voi ha giocato a LEGO nel corso della sua infanzia avrà pane per i suoi denti. L’impressione iniziale, dei maschi smanettoni ed anche un po’ Nerd, è di avere una soluzione che rasenta la perfezione. Si potrebbe pensare che le saldature possano essere forse troppo visibili, ma chiunque abbia una minima infarinatura di saldatura, sa quanto l’acciaio possa essere problematico da lavorare, ed infatti sono state realizzate con del “TIG” (o GTAW - Gas Tungsten Arc Welding - secondo la terminologia AWS) ovvero gas inerte al Tungsteno. Cosa riporta Wikipedia ?

“è un procedimento di saldatura ad arco con elettrodo infusibile (di tungsteno), sotto protezione di gas inerte, che può essere eseguito con o senza metallo di apporto. La saldatura TIG è uno dei metodi più diffusi, fornisce giunti di elevata qualità, ma richiede operatori altamente specializzati. Questa tecnologia di saldatura fu sviluppata inizialmente per l'industria aeronautica nel corso della Seconda guerra mondiale per sostituire sugli aerei i rivetti con saldature [1](molto più leggere a parità di resistenza).”

 

Cara InWin, tanto di cappello.

 

Il colore è acceso e quindi è una vera gioia per gli occhi. Certo, può non piacere, ma bisogna capire bene cosa si ha davanti prima di esprimere commenti, almeno per apprezzare l’elevatissima lavorazione dietro a questo progetto. La verniciatura è eccellente ed al tatto è perfettamente liscia.

Procediamo all’analisi dei dettagli, facciamo presente che i capitoli saranno leggermente diversi per via della particolarissima struttura. Ovviamente prendiamo in considerazione il case assemblato, riposto verticalmente.

 

Fronte, porzione superiore ed ingressi superiori

Frontalmente troviamo, sulla destra in posizione verticale, i due ingressi USB 3.0, il pulsante di accensione e reset, mike e audio IN assieme ad un LED di notifica dell’attività degli HDD. Dietro le tubazioni cave in alluminio è presente una predisposizione per una ventola da 120mm, il che significa che sarà possibile installare anche un radiatore con questo spessore, in Push/Pull, ed anche da 240mm qualora fosse rimossa la gabbia degli HDD inferiore. In questo modo però fate attenzione perché sarà necessario montare massimo due SSD anteriori da 2.5”. Ovviamente non ci sono filtri antipolvere, perché sarebbe da stolti metterli data la struttura completamente aperta. In basso a destra invece troviamo la predisposizione per una unità da 5.25” (ottica, fan controller o lettore di schede) anche se consigliamo di montare solamente un lettore ottico, per via del fatto che potrebbe esserci un intralcio laterale con il tubo laterale destro. L’installazione delle periferiche da 5.25” richiede la rimozione della gabbia posteriore, procedura facile ma che richiede un cacciavite.

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Retro

Posteriormente troviamo solo la predisposizione per l’alimentatore, nient’altro. L’inserimento è facilissimo, per via di un sistema a gabbia con due viti tooless. La lunghezza massima dell’alimentatore è di 220mm, quindi molto elevata. Il cablaggio di quest’ultimo ? Ottimo, data la struttura aperta. Inutile far presente che la struttura è aperta.

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Pressione positiva o negativa ? Pressione ASSENTE.

 

Paratia laterale sinistra e destra

Vetro temprato vi dice nulla ? Scopriamo insieme di cosa si tratta, leggendo cosa riporta Wikipedia:

“Il vetro temprato viene ottenuto per indurimento tramite trattamento termico (tempra). Il pezzo deve essere tagliato alle dimensioni richieste e ogni lavorazione (come levigatura degli spigoli o foratura e svasatura) deve essere effettuata prima della tempra. Il vetro è posto su un tavolo a rulli su cui scorre all'interno di un forno, che lo riscalda alla temperatura di tempra di 640 °C. Quindi viene rapidamente raffreddato da getti di aria. Questo processo raffredda gli strati superficiali, causandone l'indurimento, mentre la parte interna rimane calda più a lungo. Il successivo raffreddamento della parte centrale produce uno sforzo di compressione sulla superficie, bilanciato da tensioni distensive nella parte interna. Gli stati di tensione possono essere visti osservando il vetro in luce polarizzata. Non tutti i vetri sono temprabili; in particolare, se presentano forme articolate o numerosi fori vicini tra loro possono rompersi durante il trattamento termico, a causa delle tensioni interne del materiale. Il vetro temprato è circa sei volte più resistente del vetro float, questo perché i difetti superficiali vengono mantenuti "chiusi" dalle tensioni meccaniche compressive, mentre la parte interna rimane più libera da difetti che possono dare inizio alle crepe. D'altro canto queste tensioni hanno degli svantaggi. A causa del bilanciamento degli sforzi, un eventuale danno ad un estremo della lastra causa la frantumazione del vetro in molti piccoli frammenti. Questo è il motivo per cui il taglio deve essere effettuato prima della tempra e nessuna lavorazione può essere fatta dopo. Per la sua maggiore robustezza, il vetro temprato è spesso impiegato per la realizzazione di elementi senza struttura portante (tutto vetro), come porte in vetro e applicazioni strutturali e nelle zone parapetto. È anche considerato un "vetro di sicurezza" in quanto, oltre ad essere più robusto, ha la tendenza a rompersi in piccoli pezzi smussati poco pericolosi. Questa caratteristica è sfruttata nell'industria automobilistica, dove viene impiegato per realizzare i finestrini laterali delle automobili, e in generale in tutte quelle applicazioni dove i frammenti del vetro infranto potrebbero colpire delle persone. In alcune situazioni però si possono avere problemi di sicurezza a causa della tendenza del vetro temprato a frantumarsi completamente in seguito ad un urto sul bordo. Da un punto di vista ottico la lastra di vetro può presentare delle distorsioni determinate dal processo di tempra rispetto ad un vetro non temprato.”

 

Difficoltà di lavorazione, procedure complesse e non ultima la procedura di riconoscimento, che prevede un marchio del produttore sul vetro, non modificabile. Secondo la normativa attualmente vigente ogni vetro temprato deve avere una sua etichetta di riconoscimento, che identifichi il produttore o un determinato marchio, mediante incisione (al laser generalmente), a patto che non possa essere rimossa. Ai quattro lati è presente un sistema di blocco e di sicurezza, incredibilmente robusto. Il vetro è di eccellente qualità, posteriormente infatti notiamo un cero Mr. Aki:

 

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A sinistra e destra non c’è differenza, dato che abbiamo due lastre identiche.

 

Paratia Inferiore

Volendo è possibile riporre il case orizzontalmente, come un banchetto orizzontale, anche se l’orientamento consigliato è verticale. In basso troviamo la predisposizione per tre ventole da 120mm, spaziate però, quindi ci saranno problemi con radiatori 240 e 360mm, anche se sarebbe teoricamente possibile montarli. Lo osserveremo in dettaglio nel capitolo dei sistemi a liquido. Ovviamente in basso ed in alto sono presenti quattro gommini antivibrazione, di ottima qualità e resitenza, in blu scuro. L’altezza da terra è bassa, ma la superficie spaziata ed aperta aiuta moltissimo per l’ingresso d’aria, quindi non ci sarà nessun problema di ventilazione ovviamente. Sarà quindi possibile posizionare il cabinet anche su una moquette o un tappeto.

Ora passiamo all’analisi della parte interiore.

 


 

Il design interno è quanto di meglio l’industria è riuscita a concepire. Abbiamo già menzionato Silverstone, perché ? Per il semplice fatto che l’InWin D-Frame ha ripreso lo stesso progetto del TJ11 e l’ha riproposto Open Frame, sebbene ci siano grandi differenze per tutto ciò che concerne la ventilazione interna, la gestione dei dischi e la loro modularità. In tal senso, il D-Frame è un deciso passo indietro rispetto alle potenzialità dell’InWin H-Frame, con bay HD Hot Swap, però non si può avere tutto dalla vita, perché il telaio è già formidabile di per sé. Come elementi innovativi ovviamente troviamo la struttura Open Frame, l’installazione facilissima delle periferiche e indubbiamente le spettacolari paratie finestrate. Come case da esposizione, difficilmente possiamo pensare a progetti più esemplari.

 

Piatto scheda madre, CPU e cablaggio

Il piatto della scheda madre è interamente in acciaio, fatto a mano e lavorato mediante tecniche tradizionali di finitura con sabbia. E’ stato realizzato con un bagno a 750° di alluminio, per fondere le diverse componenti in un unico elemento; questo permette l’ottenimento di una struttura eccezionalmente rigida, che se abbinata all’eccellente procedura di assemblaggio porta ad un telaio virtualmente indistruttibile. Nella parte posteriore è persino stato inciso al laser il nome del modello e la sua dicitura “Limited Edition” (57/500 per la precisione). La CPU è posta verticalmente, quindi si consiglia l’utilizzo di dissipatori a torre, non Top Down. Il cablaggio, finalmente, non è un punto a sfavore del modello, ed invece è un punto di forza; sono presenti numerosissime grandi aperture, con predisposizioni passacavo posteriori, implementate in una maniera sopraffina. La robustezza è quindi impressionante, la qualità e lo spessore sorprendenti. Vedere per credere:

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Il foro di alimentazione CPU è grande abbastanza per connettori EPS12V ed il foro posteriore della CPU per backplate alternativi è di dimensioni discrete, cosa necessaria per la rigidità strutturale ed il mantenimento di un telaio bilanciato sotto il punto di vista di resistenza strutturale.

Non è possibile montare ventole in alto, né radiatori. Sarebbe stato carino se ci fosse stata questa possibilità ma a voi la scelta:

- è meglio avere un cabinet ultra resistente, che possiamo tranquillamente spostare con l’ausilio delle manopole-tubazioni superiori

- oppure avere implementato un sistema di compatibilità per radiatori superiori, che però possa portare alla rimozione delle manopole e quindi ad una compromissione parziale della rigidità del telaio ?

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In tutta franchezza si sarebbe potuto fare una integrazione delle due, creando una rigida struttura ad “U”, volendo Unibody con un bagno di alluminio, e predisporre in alto un radiatore da 280 o 360mm. Ci sarebbe il problema dell’altezza del connettore della scheda grafica ma è relativo, così com’è non ci sono ovviamente problemi di sorta, a meno che non sia in corrispondenza del quarto o quinto slot di espansione

 

Gestione slot 5.25’’ e dischi rigidi da 3.5’’ e 2.5’’

La gestione dei dischi rigidi è davvero ottima perché è presente un cage predisposto, e removibile. Non ci sono sistemi Hot-Swap purtroppo, ed infatti questa è una mancanza. Sarebbe stato carino integrare un sistema fisso inferiore, a rimozione. Certamente i costi sarebbero stati maggiori, ma la perfezione forse è una mera utopia. Inutile dire che è presente una placca anteriore con finitura al laser, con rivetti ai quattro angoli.

 

Integrazione di sistemi a liquido

Il cabinet è stato progettato per un utilizzo ad aria, quindi non presenta una grande predisposizione per sistemi a liquido. Nella seguente tabella analizzeremo nel dettaglio cosa è possibile montare, e dove.

 
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Tipologia di ventole utilizzate

La dotazione potenziale del case è nulla, nel senso che non ne viene fornita nessuna, però è possibile montarne quattro da 120mm:

 
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Come vedrete nel capitolo del test di carico termico, abbiamo fatto anche una prova con tre ventole Noctua NF-F12; così facendo abbiamo constatato che sebbene sia presente un design open air, la particolare struttura necessita comunque di una aerazione diretta verso le componenti.

 


In questo paragrafo analizzeremo velocemente l’assemblaggio del telaio, seguite con noi questi step e non ci saranno problemi:

Innanzitutto però vi mostriamo le fotografie del manuale e la procedura consigliata:

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  1. apposizione laterale del B-10-10 sull’ A-02 (complesso 1)
  2. NOTA: fare attenzione all’orientamento del plate posteriore, che deve avere la dicitura limited edition posteriormente e deve inoltre avere il foro del backplate della CPU con l’angolo superiore destro (vedendolo posteriormente) verso l’alto, in direzione dell’alimentatore/ fermi di ritenzione degli ingressi PCI.
  3. - inserimento delle B-10-03 nel B-04 e nel B-01 (complesso 2)
  4. - apposizione ed incastro del (complesso 2) nel (complesso 1)
  5. - apposizione ed incastro dei supporti B-02 e B-03 (complesso 3) frontalmente e posteriormente
  6. - blocco del (complesso 3) mediante gli innesti B-10-08
  7. - immissione dei quattro fermi B-10-01 e poi chiusura tramite i B-10-08 rimanenti
  8. - fissaggio tramite gli 8 B-10-05 e chiusura con le chiavi inglesi
  9. - installazione del C-02 e fissaggio tramite le due viti B-10-04
  10. - Fatto questo il telaio è pronto, ora rimane fissare il cage per gli hard disk (B-05), il plate posteriore per la periferica da 5.25” (C-01), i fermi passacavi (B-10-09), il meccanismo di blocco delle periferiche PCI (B-08) ed infine i quattro supporti per ventole da 120mm (B-07), grazie alle viti in dotazione (B-10-06).
  11. - Infine manca l’assemblaggio dei pannelli laterali (A-03), l’apposizione degli otto fermi gommati (B-10-07) ed il fissaggio grazie agli 8 blocchi filettati (B10-02).

 

Le fotografie in sequenza:

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Sua maestà è pronto.

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Ora analizzeremo velocemente il montaggio di un sistema Intel, ed il conseguente cablaggio posteriore ed anteriore. Anche per gli utenti poco esperti la procedura è molto facile: per prima cosa dovrete montare l’alimentatore al lato sinistro del cabinet, facendo attenzione a passare il connettore di alimentazione supplementare della scheda madre, da 4/8 pin direttamente dietro il plate della mobo, se il connettore non è molto lungo o se non siete in possesso di prolunghe di alimentazione. Date le dimensioni ridotte, difficilmente saranno necessarie delle prolunghe per il connettore della scheda madre 24 pin, anche se forse per quello da 4+4pin EPS 12V sarebbe opportuno utilizzane una (ne consigliamo sempre l’adozione). Fatto questo consigliamo l’installazione dei dischi rigidi ed anche già il cablaggio dei connettori di alimentazione e interconnessione, facendo attenzione a posizionarli in serie nei cage predisposti a scorrimento. Abbiamo avuto un problema con il posizionamento degli SSD in quanto c’è una bassissima tolleranza laterale tra lo slot di inserimento del connettore SATA dati ed alimentazione, quindi è consigliato l’utilizzo di cavi piatti:

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Consigliamo appunto l’utilizzo di connettori di alimentazione simili al modello seguente:

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 Fatto questo sarà necessario montare il lettore ottico/fan controller tramite la rimozione della predisposizione posteriore.

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Fatto questo, e bloccato il lettore tramite viteria laterale si passa all’installazione della scheda madre. Se si possiede un dissipatore Intel, tramite il solito sistema Push-Pin, sarà possibile installarlo successivamente, altrimenti se volete potete già procedere ad installare il backplate del dissipatore della CPU, facendo attenzione a stendere un sottile velo di pasta termica alla base della CPU stessa. In sostanza, se la vostra scheda madre non è mini-ITX, dovrete prima montare i distanziatori nei fori per il formato ATX, serrarli molto bene – consigliamo una pinza larga 1cm durante quest’operazione, su ogni cabinet – e poi apporre la scheda madre, serrandola con le viti fornite nella confezione. Se avete un dissipatore aftermarket potete utilizzare il foro posteriore, che è molto pratico e vi aiuterà non poco all’atto della procedura. Dopo aver montato il dissipatore sulla scheda madre, sarà necessario montare la scheda video, le RAM ed infine procedere all’assemblaggio dei cavi di connessione del cabinet alla scheda madre. Per fare un lavoro pulito consigliamo l’utilizzo dei sistemi di cablaggio forniti nel bundle. Riportiamo qui le fotografie del manuale, di modo che così possiate valutare direttamente tutte le caratteristiche tecniche del cabinet in esame.

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Assemblaggio, foto

Qualche dettaglio:

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Il cablaggio posteriore è ottimo, come quello anteriore e lo spessore posteriore, che si attesta a 68mm. Il cablaggio posteriore richiederà qualche accortezza e consigliamo di fare molta attenzione durante l’installazione dell’SSD, per via delle ristrette tolleranze in prossimità di queste unità. Abbiamo utilizzato connettori SATA, alimentazione e dati, piatti, quindi vi invitiamo a fare lo stesso. Dato che abbiamo utilizzato una scheda madre E-ATX è stato comunque possibile far passare i cavi nelle apposite fessure. C’è stato anche un problema relativo ad  una vite toolless della PSU, ma è possibile che sia stata colpa del sottoscritto.

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Abbiamo testato il cabinet con una piattaforma X58, installando sulla CPU core i7 920 il dissipatore Thermalright TRUE Spirit 120, con temperatura ambiente di circa 24.0°C all’interno del cabinet (potrebbe esserci la variazione di un grado in senso positivo o negativo). L’utilizzo di questo dissipatore sarà esclusivamente in modalità high performance con due ventole Prolimatech BlueVortex da 1550RPM. Verranno effettuati i test esclusivamente in configurazione Push/Pull (P/Pull) al fine di verificare le performance di dissipazione termica all’interno del cabinet, e conseguentemente verificare la tipologia dei flussi d’aria dedicati. Sarà utilizzata anche una GTX 480 EVGA con backplate ed EVGA HighFlowBracket, con dissipatore reference; in sostanza è la scheda video che scalda più di tutte e quindi candidato ideale per la sessione di prova. Al fine di valutare nel miglior modo possibile l'efficienza della dissipazione termica del case, è stato utilizzato un profilo della ventola della GTX 480 con RPM fissi all’85%, tale da permettere una valutazione più accurata della comparativa e dei singoli modelli presi in esame.

Verrà confrontata la sua efficienza di dissipazione termica con altri modelli di cabinet di ultima generazione.

 

 

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NOTA RILEVAZIONE SW: siamo perfettamente al corrente che una rilevazione delle temperature mediante un software di controllo possa essere una modalità discutibile, e soggetta ad alcune variabili dei sensori termici interessati, però è stato scelto di procedere in questo modo per un semplice motivo ovvero la certezza che l’utente finale possa fare lo stesso, e ripetere i test effettuati nella recensione in esame. Vogliamo mostrare situazioni che voi stessi potete verificare, e che voi stessi troverete nel vostro sistema. Se avessimo scelto di testare il carico termico tramite metodi non convenzionali, si sarebbe perso il feeling diretto dell’analisi sulle moderne CPU, e quindi si sarebbe snaturato il senso di tali misurazioni e comparative.

 

NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO inoltre viene spalmato un sottile strato pre-applicazione nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.

 

Vogliamo precisare che la procedura di misurazione delle temperature è molto rigorosa; ogni dato riportato viene verificato, ricalcolato tramite test supplementari se sospetto ed inoltre è riposta molta attenzione alla Temperatura Ambiente (Tamb) di modo che i risultati siano il più possibile realistici, riproducibili e fondamentalmente corretti. Potete stare certi che quello che leggete qui, a parità di configurazione e settaggi corrisponde, entro l’errore sperimentale, al valore vero.

 

Riportiamo i grafici relativi allo spessore ed alla compatibilità:

 

compat

spess

 


Con un case del genere, potevamo limitarci a test di carico termico generici ? Certo che no. Oltre al test a default, troverete anche un test addizionale, per VGA e CPU con tre ventole da 120mm Noctua NF-F12 Focused Flow:

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A voi le conclusioni:

 

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In poche parole è uno dei migliori modelli sul mercato. Qualora non fossero installate delle ventole da 120mm nella porzione inferiore, ovviamente ci sarebbe un decremento di performance complessive, per via dell’assenza di canali d’aria direzionali. Con le tre ventole invece il case riesce a migliorare decisamente le performance per quanto concerne la VGA, mentre per la CPU la situazione con questo dissipatore non cambia. Con modelli a doppia torre si potrebbe invece avere un incremento di performance. Per quanto riguarda i dischi, non c’è nessun problema per via dell’aerazione diretta, e dato l’orientamento del plate della scheda madre si potranno installare senza problemi sistemi a doppia scheda grafica, senza eccessivi surriscaldamenti della seconda VGA, diversamente dai sistemi ATX e BTX dove invece il problema è presente. Per le configurazioni multiGPU però è nettamente consigliata l'installazione di una ventola da 120mm inferiore.

 

Una cosa è certa però, per i sistemi di dissipazione reference delle schede video e dell’alimentatore, la polvere sarà di casa.

 


  

desfoxInWin DESERT FOX COMMANDER III 700W

 

http://www.xtremehardware.com/recensioni/alimentatori/in-win-desert-fox-commander-iii-700w-80plus-gold-la-volpe-del-deserto-201305108617/

 

"Oggi siamo lieti di presentarvi un prodotto molto interessante, top di gamma del marchio IN WIN per tipologia, precisamente a livello di componentistica interna e caratteristiche tecniche. Come avrete capito, stiamo parlando di un alimentatore di fascia alta da 700W con certificazione 80Plus Gold. Il modello è il “Desert Fox”, che si caratterizza innanzitutto per una colorazione color bianco panna e che richiama ovviamente alla Volpe del deserto. Che ci si riferisca al Generale Erwin Rommel o più semplicemente al mammifero ci è ignoto, ma sebbene sia relativamente piccolo come wattaggio, è certamente una belva impegnativa da abbattere per la concorrenza. Scopriamo insieme il perché!"

 

 

 

 

 

 

in-win-mana-136

InWin DRAGON RIDER

 

http://www.xtremehardware.com/recensioni/case-e-modding/in-win-dragon-rider-201212177995/

 

"Cari lettori di XtremeHardware, oggi ci presentiamo la recensione del secondo prodotto InWin giunto in redazione, il cabinet Full Tower E-ATX Dragon Rider. Dopo l’interessante GRone, che è stato premiato con il massimo dei voti, oggi analizzeremo l’altro modello del marchio Taiwanese, che si contraddistingue per un’estetica molto particolare, con colorazione bianca e numerose caratteristiche indubbiamente interessanti. Verrà testato con la nostra rodata e potente piattaforma Intel, basata sul socket LGA 1366 e processori della famiglia Nehalem. Vi auguriamo una buona lettura."

 

 

 

 

  

 

in-win-dragon-rider-white

InWin DRAGON SLAYER

 

http://www.xtremehardware.com/recensioni/case-e-modding/in-win-dragon-slayer-201302068219/

 

"Dopo l'accurata analisi di diversi modelli di questo marchio, oggi vi presentiamo un altro cabinet del produttore asiatico "In Win". Stiamo parlando del "Dragon Slayer"; è la versione ridotta del "Dragon Rider", che abbiamo già recensito qui, quindi è stato concepito come una soluzione adatta al mercato degli utenti non eccessivamente esigenti, con un occhio di riguardo a tutti coloro i quali sono interessati ad una dissipazione termica avanzata in spazi ristretti. E' una soluzione Mini Tower e quindi anche il prezzo di acquisto sarà particolarmente contenuto. Vi auguriamo una buona lettura e vi invitiamo a commentare."

 

 

 

 

 

  

00098 INWIN GRONE WWW.XTREMEHARDWARE.COM

InWin GRONE

 

http://www.xtremehardware.com/recensioni/case-e-modding/in-win-grone-un-full-tower-equilibrato-201212057941/

 

"Oggi andremo a recensire un nuovo cabinet, di un brand purtroppo non molto famoso, ma che meriterebbe molta attenzione. Stiamo parlando del modello In Win GRone, un full tower molto interessante, sia sotto il punto di vista strutturale, termico e funzionale. Verrà testato con la nostra piattaforma Intel X58 e preannunciamo che siamo di fronte a risultati davvero ottimi. Vi auguriamo una buona lettura."

 

 

 

 

 

 

 

intestaz gt1InWin GT1

 

http://www.xtremehardware.com/recensioni/case-e-modding/in-win-gt1-un-mid-tower-di-qualita-a-poco-prezzo-articolo-e-videorecensione-201308308977/

 

"Cari lettori di XtremeHardware, oggi vi presentiamo la recensione, sia scritta che in formato video, del nuovo modello GT1  dell’ormai famoso produttore IN WIN. È un modello mid tower economico, rifinito ma interessante, quasi elementare per molti aspetti, però similmente alle altre soluzioni di questo marchio, e nonostante l’utilizzo di plastica rigida nella paratia frontale, si caratterizza per una estetica moderna e di qualità. Verrà analizzato in termini strutturali, anche tramite l’ausilio di un video di presentazione. Buon lettura"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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InWin H-Frame

 

http://www.xtremehardware.com/recensioni/case-e-modding/inwin-h-frame-il-massimo-ad-aria-201303088388/

 

"Signori e signore, dopo la presentazione del banchetto a tiratura limitata InWin X-Frame, siamo orgogliosi di presentarvi la recensione di un cabinet molto speciale ovvero il primo progetto interamente in alluminio di InWin, l’H-Frame! E’ un modello quasi unico nel suo genere, che si caratterizza per una struttura completamente aperta, senza filtri antipolvere e che quindi rappresenta il massimo in termini prestazionali ad aria. E’ predisposto per l’installazione di due ventole addizionali da 120mm, incassate nel telaio e quest’ultimo altro non è che l’unione di ben undici paratie separate, tenute assieme da una serie di perni orizzontali, quattro dei quali permettono il montaggio delle due classiche paratie laterali. E’ inutile far presente che il case presenta un prezzo di acquisto molto elevato, ma d’altronde si preannuncia come una soluzione qualitativamente elevatissima. Vi auguriamo una buona lettura."

 

 

 

 

 

inwin dragon slayer introInWin MANA 136

 

http://www.xtremehardware.com/recensioni/case-e-modding/in-win-mana-136-poca-spesa-tanta-resa-201302018203/

 

"In Win è un marchio ancora poco conosciuto nel settore dell’High Tech e poco tempo fa abbiamo avuto il piacere di recensire due cabinet di questo produttore asiatico, ilGRone e il Dragon Rider. Oggi è la volta del Mana 136, mentre fra non molto analizzeremo un’altra soluzione alla portata di tutti: il Dragon Slayer. Questi due modelli non sono soluzioni Full-Tower ma come vedremo saranno interessanti, per via di alcune scelte costruttive. Successivamente analizzeremo una gemma tanto rara quanto preziosa di cui vi abbiamo dato un assaggio qualche giorno fa: l’X-Frame. Per ora restiamo con i piedi per terra, cosa ci propone In Win per chi cerca una soluzione economica."

 

 

 

 

 

 

 

 

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InWin MANA134

 

http://www.xtremehardware.com/recensioni/case-e-modding/in-win-mana-134-un-mid-tower-compatto-201303268459/

 

"Oggi vi presentiamo la recensione del nuovo cabinet Mid-Tower IN WIN Mana 134. Ha dimensioni complessive contenute e si caratterizza per avere una dissipazione potenziale molto elevata, il tutto con le consuete soluzioni IN WIN per la gestione dei cavi, dell’alimentatore, dei dischi e delle periferiche. Rappresenta una variante del MANA 136recensito sul nostro portale non molto tempo fa, non a caso è evidente lo sforzo da parte del produttore asiatico di differenziare la propria offerta sul mercato. Procediamo all’analisi dunque, buona lettura!"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

in win xframe introInWin X-Frame ITA

 

http://www.xtremehardware.com/recensioni/case-e-modding/in-win-x-frame-un-banchetto-xtreme-201302118248/

 

"Signori e signore, oggi analizzeremo un prodotto unico nel suo genere, ed anche in senso letterale dato che attualmente ne sono stati prodotti solo 50 in tutto il mondo. Stiamo parlando di un banchetto che si preannuncia essere uno dei più evoluti, costosi e promettenti, specialmente per quanto riguarda un utilizzo come piattaforma di test per recensori. Siamo lieti di presentarvi l’In Win X-Frame! E’ un modello interamente in alluminio, con una struttura configurabile in senso spaziale, ruotabile e persino con un piatto della scheda madre removibile. Oltre a questo, data l’eccezionalità del prodotto, non potevamo che fare test eccezionali, ed unici: abbiamo deciso di testarlo assieme al modello di dissipatore più interessante tra quelli recensiti fin d’ora, il Cooler Master TCP-800. Fin qui, nulla di eccezionale, allora di cosa stiamo parlando? Verificheremo l’orientamento spaziale del dissipatore, nelle diverse configurazioni dell’X-Frame! Dato che il banchetto può essere posizionato verticalmente, orizzontalmente (in maniera classica ed in maniera simil-silverstone) e nella configurazione BTX, sarà nostro interesse verificare il comportamento del TCP-800 in queste modalità; in molti portali online il modello precedente al TCP-800 è risultato essere inferiore alle aspettative e nel corso di questo articolo spiegheremo anche quali possono essere le ragioni di questo strano comportamento. Vi invitiamo a commentare ed a farci sapere cosa ne pensate, sia dell’articolo che del prodotto. Buona lettura!"

 

 

 

 

 

 


orodesignperformance

Prestazioni

4,5 stelle - copia

 

Decisamente valide, nessun problema con SLI o crossfire !

Prezzo

3,5 stelle

 

Certamente elevato, ma nemmeno troppo !

Design Esterno

5 stelle - copia

A noi, piace. Compreso Aki dato che è arancione come lui !

Design Interno

4 stelle - copia

Eccellente, però è necessario migliorare diversi aspetti relativi all’assemblaggio delle componenti

Bundle

5 stelle - copia

Manca una prolunga EPS 12V, ma quello che viene fornito è di elevatissima qualità

Ventilazione

5 stelle - copia

Open Frame stile Silverstone, il top !

 

Montaggio

4,5 stelle - copia

Quasi perfetto, preferibile più toolless

 

Complessivo

4,5 stelle - copia

 

Che dire, se non da acquistare ad occhi chiusi. Il prezzo è elitario ma è un progetto fantastico. La struttura, il telaio e le potenzialità sono notevoli, sebbene ovviamente non ci sia fonoisolamento e contenimento della polvere, ma era un prezzo da pagare data la tipologia Open Frame. Durante l’assemblaggio però c’è stato qualche intoppo, ad esempio una delle viti filettate del sistema di bloccaggio dell’alimentatore si è rotta, ed inoltre l’attacco dei connettori di alimentazione e di interconnessione degli SSD si è dimostrato essere particolarmente ostico, date le tolleranze molto ristrette. L’assemblaggio del telaio inoltre, se non si seguono alla lettera le istruzioni, potrebbe creare qualche incertezza. Comunque sia il prezzo è di 400 euro e la disponibilità immediata; è singolare il fatto che data la lavorazione, siamo dell’idea che il prezzo sia addirittura concorrenziale ! Realizzare progetti del genere costa ! In Ricerca e sviluppo, manodopera, contenimento dei costi di produzione dovuti ad errori di progettazione e lavorazione, mera progettazione e finitura, standard di lavorazione, procedure di controllo qualità, finiture estetiche, verniciatura, imballaggio, bundle accessorio e non ultimo, il plate eccelso lavorato e rifinito a mano. 400 euro, per tutto questo, sono addirittura pochi. Consigliato a chi vuole il massimo e non bada a spese, per il resto dell’umanità c’è il 99% delle altre soluzioni in commercio, purtroppo !

 

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Punti di forza:

  • Performance al top già a default
  • Qualità costruttiva allo stato dell’arte
  • Design innovativo e moderno
  • Paratie laterali superbe
  • Ottima verniciatura
  • Open Frame, manutenzione invidiabile
  • Cable routing ottimo, anche se è necessario rivedere alcuni dettagli per gli SSD
  • Numero dei dischi interessante data la tipologia
  • Orientamento Silverstone quindi due VGA reference al massimo delle potenzialità in SLI/CF
  • Ottime tolleranze per la PSU, la VGA e l’HSF
  • Fino a quattro ventole installabili da 120mm
  • Compatibilità teorica con radiatori a liquido
  • Grandi aperture passacavo
  • Versione Rossa e Nera !

 

Al fine di migliorare la qualità dei prodotti, abbiamo pensato di inserire una serie di consigli  tecnici, di modo che sia possibile visionare i punti da modificare per le prossime revisioni. Si badi bene però che sono considerazioni opinabili e non correlate alle intenzioni del produttore, che ovviamente ritiene, in base alla propria organizzazione dei modelli sul mercato, cosa è giusto fare. Xtremehardware consiglia dunque le seguenti modifiche strutturali:

 

  • Spaziatura delle ventole da ottimizzare per i radiatori, anche se il comprometterebbe il sistema tool-less
  • Migliorare la compatibilità con i dissipatori a torre fino a 176mm, aumentando la larghezza
  • Sistema di blocco dell’alimentatore, una vite toolless si è bloccata ed è stato necessario romperla. Il problema deriva da un leggero disallineamento dei fori, probabilmente per via del contatto tra una saldatura ed il sistema di ritenzione superiore dell’alimentatore
  • Migliorare la compatibilità con cavi sata, anche di alimentazione, nel comparto SSD, distanziarli di almeno 1cm ! Ora è necessario utilizzare connettori piatti, altrimenti collide ed è difficile persino connettere le periferiche di archiviazione da 2.5”
  • Sarebbe forse necessario l’ausilio di una prolunga per il connettore da 24pin dell’alimentatore qualora quest’ultimo fosse posizionato con i connettori modulari verso l’alto, perché nel cablaggio è stato necessario utilizzarne una prolunga
  • La ventola centrale in basso risente della vicinanza del connettore di alimentazione della scheda madre, impedendo quindi l’eventuale montaggio di radiatori a doppio spessore, purtroppo
  • Dotare le singole fascette passacavo posteriori di un sistema a blocco push-pin, perché il fissaggio delle fascette è scomodo
  • Ampliare la compatibilità ad XL-ATX

 

Vi invitiamo a commenti e segnalazioni, siamo qui per aiutarvi e vi ringraziamo per la lettura.

Si ringrazia InWin per il prodotto fornitoci in test.

Un ringraziamento a Leonardo Angelini per il montaggio dei video dimostrativi.

Trinca Matteo

 

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