Ciao Mondo 3!

copertinaProdotti innovativi e a basso costo sono ormai l’unica chiave per il successo in un mercato affollato di proposte più o meno simili e in cui la crisi economica rende gli utenti sempre più restii all’acquisto. La funzionalità e il design sono quindi elementi chiave ricercati dall’utente, che vuole un prodotto prima di tutto efficace per le sue esigenze, ma che gli permetta anche di distinguersi dalla massa. Il Lamptron CW611 è probabilmente uno di quei controller in grado di fare la differenza, sia a livello funzionale, per il quale l’azienda introduce per la prima volta il supporto ufficiale a pompe e flussimetri, sia a livello estetico, grazie al design pulito ed elegante. Nel corso di questa recensione vi presentiamo in anteprima l’analisi di un esemplare ricevuto in beta-test, i cui sporadici bug rilevati sono stati prontamente risolti per le versioni introdotte in commercio.

 

 

 

 

 

 

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Lamptron sviluppa e commercializza periferiche di ultima generazione ad alte prestazioni; i suoi prodotti sono caratterizzati da innovazione e design senza paragoni. Il target dei prodotti Lamptron è destinato principalmente a tre categorie di utenti:

  • videogiocatori
  • appassionati di modding
  • amanti del silenzio

 

Lamptron non solo ha esperienza nella progettazione e costruzione nei precedenti campi, ma s’impegna anche nel migliorare l’efficienza del settore marketing, cercando di introdurre nuovi prodotti per soddisfare le esigenze del mercato. I fan controller Lamptron sono rinomati per la capacità di gestire potenze molto elevate, nonché per il design e le funzionalità innovative introdotte di volta in volta dai nuovi modelli.

 

Il Lamptron FC Touch, l’FC9 e l’FC10 sono una dimostrazione di come Lamptron sia in grado di trainare questo settore con prodotti del tutto innovativi. E’ interessante notare come il design curato con frontale in alluminio spazzolato accomuni tutte le soluzioni, mentre dal lato interfacce troviamo una grande varietà di soluzioni. I classici fan controller a manopola lasciano spazio nei modelli sopracitati a sofisticati schermi touch (FC Touch), a semplici ed intuitivi sliders (FC9), o infine ad affascinanti numeri ad incandescenza con controllo remoto tramite telecomando (FC10).

Riportiamo i nostri video dimostrativi del funzionamento per chi si fosse perso la recensione di questi gioiellini della tecnica e del design:

http://www.youtube.com/watch?v=3L4R6JWGH4g

http://www.youtube.com/watch?v=YDrj3vcLfOk

 

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Il CW611, nel suo piccolo, vuole continuare questo successo. Per Lamptron è il primo controller dedicato agli appassionati di watercooling, seppure non il primo in assoluto. In passato avevamo infatti già analizzato il ben più costoso e completo Aquaero 5 XT, prodotto da Aquacomputer. Sebbene Lamptron non sia un’azienda specializzata in soli prodotti per watercooling, è riuscita tuttavia a distinguersi in questo settore per la qualità e la potenza erogata dai suoi controller, che permettono di controllare non soltanto un grande quantitativo di ventole, ma anche pompe per impianti a liquido, dal consumo molto più elevato rispetto alle comuni ventole. Il CW611 rappresenta quindi la formalizzazione di questo intento, ovvero soddisfare l’utente appassionato di watercooling. Nel corso della recensione vedremo quali funzioni sono state implementate da Lamptron per venire incontro a queste esigenze.

Il prezzo di lancio ufficiale sarà di 69.99€ e sarà disponibile a breve.

Lamptron CW611 Prodotto recensito da Leonardo Angelini in data . Voto: 4,5. Prezzo medio in Italia 70€

 


 

Caratteristiche tecniche

 

Tra le features principali offerte da Lamptron nel CW611 annoveriamo:

  • Display LCD Extra Large, ad alta qualità
  • Canali customizzabili a piacimento per il controllo di ventole, pompe o flussimetri
  • Protezione da overvoltage e da tensione negativa
  • 6 canali da 35W ciascuno
  • Frontalino in alluminio spazzolato (silver/black)
  • Retroilluminazione frontale impostabile su 4 livelli di luminosità
 

 

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Confezione e Bundle

 

Il Lamptron CW611 ci viene consegnato in una elegante confezione nera su cui troviamo impresse diverse informazioni del prodotto e un’accattivante immagine di anteprima.

 

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Sfiliamo il cartone esterno e ci troviamo di fronte ad una scatola nera su cui dominano le sole scritte Lamptron.

 

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Il controller è riposto accuratamente nella confezione e protetto da polietilene espanso. All’interno della confezione, separati in due vani troviamo:

  • Il controller CW611
  • 6 prolunghe per le ventole, sleevate
  • 6 sensori di temperatura, con cavi neri
  • 4 viti per il montaggio in uno slot 5,25”
  • Prolunga molex per il connettore di alimentazione, nera con cavi sleevati singolarmente

 

Nella confezione troviamo inoltre:

  • Un panno per la pulizia dello schermo LCD
  • Calendario Lamptron, con i prodotti principali a catalogo
  • Foglietto illustrativo con le istruzioni per l’uso

 

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Riportiamo le immagini del foglietto illustrativo delle istruzioni, ricordando che trattandosi di un sample in beta-test potrebbe essere soggetto a variazioni.

 

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Sulla confezione è presente la sigla RoHS: segue quindi le normative ROHS 2002/95/EC in materia di rispetto dell'ambiente. In sostanza sono state proibite a livello comunitario Europeo sei delle sostanze proibite ovvero Piombo  Mercurio, Cadmio, Cromo esavalente (Valenza VI), Bifenili Poli-Bromurati (PBB) ed Etere di difenile poli-bromurato (PBDE), oltre le dosi consentite per legge.

 


 

Lamptron CW611 a primo sguardo

 

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A primo sguardo il Lamptron CW611 appare in tutta la sua eleganza. Il grande schermo che già da spento mostra i suoi elementi caratteristici ed il logo dell’azienda, la finitura del frontalino in alluminio spazzolato: tutto contribuisce a donare un rigoroso aspetto di professionalità al prodotto. La disposizione della ghiera e del pulsante ci ricordano vagamente l’interfaccia di un’autoradio.

 

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Ad uno sguardo più attento possiamo notare qualche imperfezione nell’assemblaggio della ghiera e del pulsante, non perfettamente centrati e allineati. Sono piccoli dettagli a cui Lamptron spesso non fa molta attenzione, ma tutto sommato sono difetti decisamente trascurabili, di fronte ad un prodotto elegante e funzionale.

 

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Ancor prima dell’accensione possiamo intuire la particolarità di questo fan controller che mostra nel circuito stampato dell’LCD gli elementi che caratterizzeranno le icone di pompe, flussimetri e ventole. Le connessioni che andranno ad alimentare i cristalli finiscono così per ricamare graziose decorazioni in grado di attirare l’attenzione anche a computer spento.

 

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Una volta acceso, individueremo meglio diversi elementi nell’interfaccia: al centro campeggia la scritta LAMPTRON mentre attorno ad essa sono presenti le icone corrispondenti a ciascun canale. Tali icone potranno rappresentare una ventola, una pompa o un flussimetro. In alto a sinistra troviamo un’icona che ci indicherà se siamo in modalità manuale o automatica per il canale selezionato, mentre alla sua destra abbiamo il valore misurato per tale canale (potremo scegliere tra RPM o tensione per ventole e pompe, o litri per ora per il flussimetro). Sulla destra invece il display ci informa sulla presenza o meno di un allarme impostato per questo canale, sulla temperatura associata a questo canale, nonché sul livello di illuminazione dello schermo. In basso una barra e un valore alfanumerico ci indica la percentuale di voltaggio (su 12V) assegnata a questo canale.

Vedremo meglio il funzionamento dei comandi tra un paio di pagine.

 


 

Il lato B del CW611

 

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Nonostante il fatto che il lato B dei fan controller sia raramente messo in mostra, Lamptron ha curato in modo particolare anche questa zona. Il PCB rigorosamente nero e il layout ordinato dei componenti  regalano al CW611 un aspetto di solidità strutturale e affidabilità. D’altra parte la sezione di alimentazione di questi controller è stato sempre un punto di forza dell’azienda, di cui gli utenti più appassionati sapranno apprezzare la componentistica di qualità.

 

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Individuiamo facilmente i 6 canali con la relativa circuiteria: sono presenti i connettori delle ventole e subito sotto gli induttori con i relativi mosfet. Questi ultimi non sono dotati di dissipatore, facendoci suppore che l’efficienza sia stata migliorata rispetto alle precedenti generazioni. Nascosti tra il PCB e lo schermo LCD ci sono i condensatori giapponesi che completano la sezione di alimentazione. Sotto la nostra attenta lente, scorgiamo la sigla 105°C in sovraimpressione, che sta a significare maggiore longevità rispetto ai comuni condensatori certificati a 85°C. Lodevole la scelta di componentistica di alta qualità: il CW611 è un controller che promette di durare nel tempo.

 

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Sempre nella zona posteriore troviamo in alto a destra il connettore molex 4 pin di alimentazione, da collegare al proprio PSU tramite la prolunga in dotazione. Sotto, in ordine inverso rispetto a quello dei connettori delle ventole, troviamo i 6 connettori per i sensori di temperatura.

Sulla sinistra il buzzer dell’allarme, abbastanza potente da farsi sentire all’interno di tutta la casa, permettendoci così di lasciare a bruciare la cena sui fornelli pur di salvare il PC in pericolo di surriscaldamento, nel caso in cui qualche ventola, o peggio la pompa, decidesse di andare in pensione senza preavviso.

Per finire notiamo numerosi fori corredati da scritte familiari a chi lavora con i microcontrollori. Sono per gli addetti ai lavori, che potranno riprogrammare comodamente il microcontroller interno senza andare a smontare il PCB. Nulla di utilizzabile dagli utenti.

 


 

Analisi dell’interfaccia e delle funzionalità

 

L’interfaccia è abbastanza intuitiva a primo impatto. Nella schermata principale abbiamo al centro 6 icone che rappresentano i dispositivi collegati a ciascun canale. Di base troviamo 6 ventole ma possiamo modificare ciascun canale in modo da attribuirlo al controllo di una pompa o di un flussimetro.

 

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Per selezionare il canale desiderato possiamo ruotare la ghiera principale, le varie icone ruoteranno sullo schermo come in un jukebox. Per le configurazioni principali di tale canale occorre premere sulla ghiera. In questo modo potremo configurare l’intensità in percentuale da assegnare a ciascun canale. La regolazione si può effettuare a step di 0.5V da 0 a 12V (per un totale di 24 step). Sullo schermo sarà visualizzato il corrispondente voltaggio o RPM, valori misurati direttamente dal dispositivo collegato, sia esso una ventola o una pompa. Sarà inoltre possibile impostare un allarme, in caso di arresto della ventola o della pompa, causa rottura. Una volta impostato l’icona dall’icona della campanella sparirà la X  interna, che ci segnala quindi l’abilitazione dell’allarme. Il buzzer integrato ci segnalerà eventuali anomalie e ci permetterà di intervenire in tempo.

Passando alle impostazioni avanzate, possiamo accedere ad esse tenendo a lungo premuto il primo tasto. Potremo innanzitutto scegliere tra una regolazione automatica e una manuale. In modalità automatica, selezioniamo una temperatura target e due valori di tensione, MIN e MAX: quando la temperatura rilevata sul sensore del canale corrispondente sarà al di sotto della soglia la tensione del canale sarà impostata sul valore MIN. Al di sopra valore, il voltaggio assegnato sarà pari al nostro valore MAX impostato. Durante i nostri test abbiamo notato inoltre che tali valori non sono applicati in modo diretto, ma in modo proporzionale alla distanza dal valore target. In questo modo il regime di rotazione della ventola varierà in modo graduale, senza bruschi sobbalzi, che potrebbero essere fastidiosi per l’orecchio dell’utente in caso di oscillazione attorno al valore di temperatura target. La regolazione in base alla temperatura sarà probabilmente più lassa, a tutto vantaggio però dell’esperienza di utilizzo del sistema. Occorre ricordare che il picco di tensione di startup, accorgimento presente in questo modello, viene applicato soltanto all’avvio del sistema: impostando in modalità automatica un voltaggio MIN inferiore al voltaggio minimo di rotazione della ventola, questa probabilmente si spegnerà e non ruoterà fino al raggiungimento della tensione minima di startup. In modalità manuale il controllo sulla temperatura non viene effettuato e viene impostato in modo fisso il valore da noi stabilito, in questo caso unico. Avrete modo di comprendere meglio il comportamento del fan controller nelle due modalità nel video che abbiamo realizzato per voi.

Sempre nella modalità avanzata possiamo decidere il tipo di dispositivo collegato al canale. Possiamo scegliere tra ventole, pompa e flussimetro. Il comportamento per ventole e pompe è simile, in entrambi i casi possiamo scegliere se visualizzare RPM o tensione in Volt. Per il flussimetro viene invece mostrato direttamente il valore in litri per ora o galloni per minuto. Purtroppo questa scelta si è rivelata fondamentalmente sbagliata, visto che non c’è uno standard univoco di misura per i flussimetri ma ognuno adotta un suo modo di contare. Altri flussimetri utilizzano una base differente e ovviamente non è stata prevista la possibilità di impostare questi parametri nell’interfaccia, in modo da ottenere un calcolo esatto del flusso. Con un po’ di attenzione sarà comunque possibile distinguere variazioni del flusso e comprendere se l’aggiunta di un componente nel loop ha influito in modo consistente sulla resistenza complessiva del circuito.  Anche in questo caso sarà possibile impostare un allarme nel caso in cui il flusso del liquido si arresti. Sebbene possa sembrare ridondante rispetto all’allarme già impostato per la pompa, può tornare molto utile per chi non ha una pompa con controllo tachimetrico, come le Hydor Seltz ad alimentazione 220V, generalmente utilizzate negli acquari.

Tornando nell’interfaccia principale è inoltre possibile impostare la retroilluminazione del display premendo brevemente sul secondo pulsante. Sono disponibili 4 differenti livelli di intensità, più il livello off, per garantire sonni tranquilli a chi non tollera la luce di notte. In tutti i casi, il display è sempre estremamente leggibile; il terzo livello di luminosità ci è sembrato il miglior compromesso. L’icona della lampadina in alto a destra ci mostrerà il livello di luminosità impostato. Se dopo questa descrizione dell’interfaccia non ci avete capito un’acca, forse le modalità di controllo vi risulteranno più chiare dopo la visione del video dimostrativo che abbiamo realizzato per voi. Forze. Altrimenti Leo muore.

http://www.youtube.com/watch?v=4LUXuZKm6OY

 

Nel complesso l’interfaccia è molto accattivante e di facile utilizzo anche se a volte è difficile ricordarsi quale tasto occorre premere (e per quanto tempo) per accedere alle funzionalità avanzate o a quelle di base. Al fine di lasciare una grande superficie a disposizione del display e per mantenere il frontalino pulito, Lamptron ha scelto di limitare il numero di pulsanti presenti. Si poteva fare di meglio per facilitare l’interazione con controller, tuttavia una lettura attenta del manuale (presente però solo in inglese) sarà sufficiente per destreggiarsi nelle varie impostazioni.

 


 

Montaggio e test sul campo

 

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Il test del CW611 è stato molto approfondito. Lo abbiamo installato nel nostro sistema raffreddato da impianto a liquido, così composto:

 

sistema

 

 

Il primo canale è stato dedicato al controllo di 5 ventole Phobya da 1500 RPM. Il secondo è stato adibito al controllo della pompa DC12-400. Nel terzo canale abbiamo collegato il flussimetro e, infine, nel quarto canale abbiamo collegato una ventola Phobya 14 da 1100 RPM, posizionata in corrispondenza delle fasi di alimentazione della scheda madre. Al primo avvio le tensioni di tutti i canali erano impostate a zero, quindi vi consigliamo di regolare preventivamente il fan controller prima di collegare la pompa oppure di imparare bene l’interfaccia in modo da poter regolare subito il canale corrispondente alla pompa.

Tra le anomalie di funzionamento rilevate, abbiamo riscontrato la scorretta rilevazione degli RPM a voltaggi molto bassi, in cui il CW611 rilevava una velocità decisamente superiore a quella effettiva. Il problema è stato riscontrato con diverse ventole, il cui segnale degli RPM veniva correttamente rilevato dalla scheda madre. La tensione erogata dal controller si è dimostrata abbastanza stabile, anche se all’atto di misurazioni accurate abbiamo riscontrato una buona discrepanza tra i valori visualizzati sul display e quelli misurati da multimetro.

 

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grafico-ventola

 

Nei due grafici possiamo notare le tensioni misurate col multimetro e contemporaneamente visualizzate sul display variando la percentuale di tensione erogata a due canali, uno dedicato al controllo della pompa (che ricordiamo ha una potenza nominale di ben 18W) e uno per il controllo di una ventola. La tensione rilevata tramite multimetro con pompa collegata al 100% è stata di 11,6V contro i 12V nominali e gli 11,8V segnalati dal CW611. La discrepanza è stata inferiore nel caso della ventola. In entrambi i casi abbiamo comunque notato che il CW611 mostrava una tensione superiore a quella rilevata tramite multimetro a tensioni alte, mentre a tensioni basse il comportamento si inverte e la tensione visualizzata è inferiore a quella misurata. In questo caso la differenza è stata di circa 1V.

 

flussimetro GMR

 

Passiamo ora ad analizzare meglio i risultati ottenuti con il flussimetro, un Gross-Mess-Regeltechnik (GMR) AFS-TL, con sistema di conteggio che parte da una base di 2000 impulsi al minuto a cui vengono aggiunti 100 impulsi per ogni litro al minuto di flusso. Variando il regime di rotazione della pompa, i valori di CPM (count per minute) rilevati dalla scheda madre erano nel range di 2200-2300, a cui corrisponde un flusso di 2-3 l/min (120-180 l/h). Il CW611 ci ha riportato invece un valore abbastanza costante attorno ai 140 l/h.

 


 

Conclusioni

 

oro

 

Qualità materiali

4,5 stelle

Estetica frontale

5 stelle

Layout dei pulsanti

4,5 stelle

Layout delle componenti

5 stelle

Potenza per canale

4,5 stelle

Quantitativo canali

5 stelle

Quantitativo sensori T

5 stelle

Features addizionali

5 stelle

Montaggio

4,5 stelle

Prezzo di acquisto

4 stelle

Totale

4,5 stelle

 

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Non è facile attribuire un giudizio a un prodotto ricevuto in betatest, che quindi sarà sicuramente migliorato rispetto a quanto abbiamo potuto rilevare nei nostri test. Il Lamtron CW611 è un fan controller senza dubbio innovativo ed esteticamente impeccabile. A livello funzionale c’è qualche bug più che altro a livello di gestione software, ma tutto sommato già in questa versione preliminare non c’erano problemi gravi e Lamptron ci ha assicurato di aver lavorato per risolvere i problemi evidenziati. Il CW611 è sicuramente un prodotto versatile, che senza dubbio riscuoterà un grande successo tra gli appassionati del Watercooling. Il prezzo di lancio è di circa 70€, interessante se rapportato a quello della concorrenza e probabilmente ci saranno margini per ulteriori sconti. La disponibilità del CW611 sta subendo alcuni ritardi ma dovrebbe comparire nei negozi entro la fine di questo mese.

 

Si ringrazia Lamptron per il sample fornitoci in anteprima.

Leonardo Angelini

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