Oggi vi presentiamo la recensione del nuovo cabinet Mid-Tower IN WIN Mana 134. Ha dimensioni complessive contenute e si caratterizza per avere una dissipazione potenziale molto elevata, il tutto con le consuete soluzioni IN WIN per la gestione dei cavi, dell’alimentatore, dei dischi e delle periferiche. Rappresenta una variante del MANA 136 recensito sul nostro portale non molto tempo fa, non a caso è evidente lo sforzo da parte del produttore asiatico di differenziare la propria offerta sul mercato. Procediamo all’analisi dunque, buona lettura!
L’azienda Taiwanese “IN-WIN Development Inc”, oltre ad essere un produttore certificato ISO 9001, è attiva da oltre un ventennio nel mercato dell’IT. Il suo target produttivo riguarda cabinet per personal computer, SMPS e sistemi di archiviazione dati, e, stando a quanto viene riportato sul sito principale del marchio, è il provider leader nel settore dei cabinet per assemblatori. Uno dei punti di orgoglio del marchio è fornire all’utenza un elevato servizio post vendita, un’elevata regolamentazione di sicurezza nella produzione dei cabinet, oltre al pieno rispetto delle attuali normative comunitarie per quanto concerne il rispetto dell’ambiente. È certificata ISO 14001 e QC080000, per la verifica del rilascio di sostanze altamente inquinanti. Una particolare menzione va fatta al piano di salvaguardia e di gestione delle problematiche ambientali, con il programma “Green Product Development”, e con la promozione di prodotti commerciali che siano proni all’ecologia ed al rispetto delle normative per il riciclo dei materiali utilizzati. A tal fine ricordiamo appunto l’acquisizione delle certificazioni WEEE, RoHS, REACH ed Energy Star.
Questo cabinet, sebbene possa sembrare elementare o privo di elementi caratteristici, in realtà è una soluzione interessante per l’assemblaggio di un sistema bilanciato, di ridotte dimensioni, ma con un aspetto carino e moderno, oltre che interessante sotto il punto di vista dell’assemblaggio; cosa possiamo dire però delle performance termiche? Ben sette ventole installabili, non sono affatto poche, sebbene limitate al formato 120mm. A default però ce n’è una sola, quindi è lecito aspettarsi performance pari a questa tipologia.
Maggiori informazioni sono presenti sul sito dedicato:
http://www.in-win.com.tw/index1.html
Qui invece il link al modello:
http://www.IN WIN-style.com/pd_info.php?id=177
Il prezzo consigliato è di circa 55 euro iva compresa.
Specifiche tecniche
Questione di form factor
Al fine di comprendere meglio le potenzialità del case in esame cerchiamo di capire il significato delle varie sigle relative ai form factor, specialmente i più meno comuni.
Il Mana 134 permette una compatibilità fino allo standard “ATX”, quindi schede madri single socket standard, senza eccessive richieste dimensionali.
Confezione e Bundle
La confezione esterna è identica a quelle IN WIN ricevute per i cabinet di fascia media, ovvero in cartone con loghi ed informazioni sull’esterno. L’imballo è in polistirolo, forse leggermente sottotono rispetto ad altri modelli perché questo materiale tende a rompersi con facilità se sottoposto a forti pressioni; ovviamente all’interno c’è la classica bustina di plastica antigraffio.
Il bundle in dotazione è valido per un cabinet di questa fascia. Sarebbe stato però opportuno inserire una prolunga di alimentazione per il connettore EPS12V in quanto l’installazione come vedremo risulterà leggermente faticosa. E’ preinstallata una ventola e sono presenti un elevato numero di fascette fermacavo. Il manuale è un gigantesco foglio illustrativo.
Assieme al cabinet è fornito in dotazione:
- un manuale valido
- tre sacchetti di plastica contenenti un buon numero di viti e distanziatori
- molte fascette per il cablaggio
- uno speaker per la scheda madre
Vi mostriamo le fotografie del manuale:
Segnaliamo che è presente la dicitura RoHS per entrambi i modelli; quest’ultima è la normativa 2002/95/CE (chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive), che sebbene sia stata adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea, impone alcune restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
MANA 134, analisi dell’esterno
La versione che abbiamo ricevuto presenta una colorazione nera, ed è l’unica in commercio, quindi integralmente nera ma con il frontalino avente il logo dell’azienda. La prima impressione è di avere un case piccolo, leggero ma carino, senza difetti e con una buona lavorazione; la verniciatura della paratia laterale è leggermente rugosa al tatto. Procediamo all’analisi dei dettagli.
Fronte e Porzione superiore
La parte frontale è davvero molto particolare a livello estetico e presenta due fessure posteriori per la ventilazione, è infatti possibile montare due ventole da 120mm (opzionali). Nella parte superiore è predisposta l’installazione per due ventole da 120mm anche se ciò porterà a qualche problema di troppo con dissipatori a torre nella parte interna. Ne sconsigliamo l’utilizzo.
Frontalmente c’è il logo IN WIN e come vedete dalla foto è un piccolo tocco di classe. Sotto le due griglie metalliche per le ventole da 120mm sono presenti due filtri antipolvere, removibili da dietro il frontalino in plastica dura.
Ingressi superiori
Nella parte superiore troviamo gli ingressi USB, inseriti in una struttura frontale senza protezione Oltre a questo sono presenti tre slot per periferiche da 5.25” ed i consueti ingressi I/O superiori, con due connettori USB 3.0; al lato sono presenti i pulsanti di accensione e reset.
Retro
Posteriormente abbiamo una configurazione classica, con alimentatore nella parte inferiore, 7 slot di espansione PCI che presentano delle aperture d’aerazione, due fessure circolari superiori per l’installazione di tubazioni a liquido, la predisposizione per una ventola da 120mm (preinstallata) ed infine è presente il meccanismo di blocco delle periferiche PCI-E, caratteristico delle soluzioni IN WIN.
In questo caso si è scelto di utilizzare slot PCI perforati quindi potrebbe essere presente il fenomeno del “negative loop” orizzontale, tale per cui le temperature della scheda grafica possono aumentare a causa del potenziale ricircolo di aria calda dall’esterno. Ciò si verifica quando c’è un fenomeno di pressione negativa, ovvero sbilanciamento tra ventole in estrazione e in immissione, in favore delle prime. Il MANA 134 è a pressione negativa per come viene fornito quindi il fenomeno sarà presente. Consigliamo l’installazione di almeno due altre ventole da 120mm in immissione.
Paratia laterale sinistra e destra
La tipologia delle paratie è classica, in acciaio e con l’assenza di una paratia finestrata. Lo spessore è buono, come la durevolezza. L’unica particolarità sono le due fessure di ventilazione precedentemente menzionate dalla parte sinistra, per due ventole da 120mm. Lo scorrimento orizzontale è eccellente ed ovviamente non è presente del fonoisolante. La deformazione posteriore è quasi assente e la verniciatura è discreta, anche se è ruvida al tatto.
Particolari della paratia sinistra:
Particolari della paratia destra:
Paratia Inferiore
La configurazione è assolutamente classica e c’è poco da aggiungere. Sono presenti quattro piedini di supporto leggermente rialzati e non possono essere smontati per mettere delle rotelle. Ci sono dei fori di ventilazione ed un filtro antipolvere inferiore, la cui rimozione è però difficoltosa. Non c’è il supporto per cage di hard disk addizionali o per ventole accessorie. I quattro supporti sono di altezza superiore allo standard, favorendo il pescaggio di aria dal basso e limitando l’ingresso della polvere. Sarà quindi possibile posizionare il cabinet anche su una moquette o un tappeto.
Ora passiamo all’analisi della parte interiore.
MANA 134, analisi dell’interno, pt.I
Il design è moderno, forse orientato a persone che gradiscono anche una certa linea aggressiva. La facilità di assemblaggio si attesta su un buon livello, anche se c’è qualche piccola complicazione che vedremo fra poco.
Piatto scheda madre, CPU e cablaggio
Il piatto della scheda madre è interamente in acciaio, e diversamente da alcuni modelli di cabinet top di gamma degli anni passati, non è removibile. Sono presenti tre piccole aperture verticali senza della gomma antitaglio, il foro posteriore per l’installazione di dissipatori aftermarket, un piccolo foro superiore per il connettore EPS12V ed una grande apertura inferiore, che abbiamo già visto nel MANA 136. La robustezza è discreta e la qualità è buona. Lo spessore posteriore è praticamente ridotto all’osso purtroppo ma comunque l’installazione sarà agevole, qualora usassimo una prolunga per il connettore ausiliario da 8PIN +12V della CPU. Il numero dei fori passacavo è buono, come la tipologia
Vi mostriamo la parte frontale:
E qui invece la parte posteriore:
La fessura d’installazione per il backplate posteriore è spaziosa e permetterà tranquillamente il montaggio di dissipatori complessi. Lo spazio tra la scheda madre ed eventuali ventole superiori purtroppo però è ridottissimo, tanto da inficiare persino sul montaggio di ventole. Consigliamo di aumentare l’altezza, o provvedere diversamente. Ovviamente non sarà consigliabile montare un radiatore.
Gestione slot 5.25’’ e dischi rigidi da 3.5’’ e 2.5’’
La gestione dei dischi rigidi, similmente al MANA 136, è fantastica, sebbene però non siano presenti ingressi hot swap. Il meccanismo di blocco è solido, robusto e silenzioso e permetterà una veloce inserzione delle periferiche. Oltre a questo bisogna far presente del sistema di blocco laterale, che prevede una serie di selettori verticali di colore giallo ad incastro, che permetteranno di serrare immediatamente i dischi una volta in posizione. Non ci sono cage removibili però e quindi la lunghezza della VGA sarà limitata da questo fattore, fino a 31cm (viene menzionato 27 ma c’è più tolleranza). Mostriamo alcune fotografie di questi compartimenti:
Per quanto riguarda le periferiche da 5.25” c’è un sistema proprietario che permette un’installazione immediata e facilissima:
MANA 134, analisi dell’interno, pt.II
Gestione PSU e dissipazione accessoria
Il posizionamento dell’alimentatore è classico, quindi nella parte inferiore e posteriore dello chassis. Sono presenti quattro distanziatori gommati antivibrazione e la lunghezza massima consentita è fondamentalmente irrilevante, dato che potete installare anche i modelli più lunghi in commercio. Non c’è la predisposizione per un sistema a doppio alimentatore ridondante però. L’alimentatore si inserisce facilmente ed il fissaggio avviene tramite consuete viti filettate posteriori. Il cablaggio è discreto.
Integrazione di sistemi a liquido
Oltre ad essere presenti due fori per impianti a liquido dedicati, il cabinet non presenta nessuna predisposizione per questa tipologia di sistemi. Definire uno scenario del genere desolante, è un eufemismo. Certamente non sarà un cabinet da consigliare per questi sistemi, vista anche la fascia di prezzo.
MANA 134, ventilazione e dissipazione
Organizzazione Flussi d’aria - Features
In questo paragrafo riporteremo alcune caratteristiche a livello termico dei cabinet in esame:
LOOP TERMICO: in questo caso si è scelto di utilizzare slot PCI perforati quindi potrebbe essere presente il fenomeno del “negative loop” orizzontale, tale per cui le temperature della scheda grafica possono aumentare a causa del potenziale ricircolo di aria calda dall’esterno. Ciò si verifica quando c’è un fenomeno di pressione negativa, ovvero sbilanciamento tra ventole in estrazione e in immissione, in favore delle prime. Il Mana 134 è a pressione negativa quindi potrebbe esserci questo problema, per come viene fornito dalla casa madre.
ISOLAMENTO TERMICO PSU: similmente a quanto riscontrato in soluzioni full tower l’organizzazione dei flussi non permetterà l’immissione di aria calda all’interno del cabinet quindi isolerà termicamente lo scompartimento inferiore. Tale scelta costruttiva incide parzialmente sulle performance di raffreddamento, in quanto limiterà l’areazione dal basso.
VENTILAZIONE LATERALE: è possibile installare lateralmente due ventole da 120mm, quindi sarebbe possibile migliorare l’areazione delle schede video in modo consistente, qualora fossero utilizzati modelli aventi elevati CFM.
La dissipazione stock è carente quindi è consigliabile montare altre ventole da 120mm. L’assenza di ventole dedicate però permette l’aumento di temperature per le singole componenti non raffreddate in modo attivo, quali MOSFET’s di alimentazione, hard disk e porzioni secondarie tra cui le RAM. Data la dissipazione passiva di questi elementi però non c’è nessun problema funzionale però sono inclusi due slot frontali e laterali per installare modelli da 120mm quindi viene facilitata l’aerazione della scheda madre.
Tipologia di ventole utilizzate
La dotazione potenziale del case è davvero eccellente, sebbene però quella stock sia decisamente mediocre. Nella seguente tabella vi riportiamo i dettagli del modello:
Il sistema di ventilazione potrà essere customizzato a piacimento: fino a 7 le ventole installabili: due nel frontale davanti ai cage degli hard disk, due nel top, due nella parte laterale. Purtroppo la compatibilità è generalmente limitata a ventole da soli 120mm di diametro. La pulizia delle griglie frontali e laterali è complicata. Il rumore generato dalla ventola è quasi nullo quindi non c’è nessun problema. Vi mostriamo alcune fotografie:
MANA 134, assemblaggio e cablaggio
In questo paragrafo analizzeremo velocemente il montaggio di un sistema Intel, ed il conseguente cablaggio posteriore ed anteriore. Anche per gli utenti poco esperti la procedura è molto facile: per prima cosa dovrete montare l’alimentatore alla base del cabinet, facendo attenzione a passare il connettore di alimentazione supplementare della scheda madre, da 4/8 pin direttamente sopra la VGA. Date le dimensioni ridotte, difficilmente saranno necessarie delle prolunghe per il connettore CPU 4+4 pin e per il connettore della scheda madre, ma ne consigliamo sempre l’adozione. Fatto questo consigliamo l’installazione dei dischi rigidi, facendo attenzione a posizionarli in serie nei cage predisposti a scorrimento. Fatto questo sarà necessario montare il lettore ottico/fan controller: dovrete togliere una mascherina frontale, una procedura davvero immediata, che è possibile visionare nei capitoli precedenti.
Fatto questo, e bloccato il lettore tramite il sistema di blocco laterale si passa all’installazione della scheda madre. Se si possiede un dissipatore Intel, tramite il solito sistema Push-Pin, sarà possibile installarlo successivamente, altrimenti se volete potete già procedere ad installare il backplate del dissipatore della CPU, facendo attenzione a stendere un sottile velo di pasta termica alla base della CPU stessa. In sostanza, se la vostra scheda madre non è mini-ITX, dovrete prima montare i distanziatori nei fori per il formato ATX, serrarli molto bene, anche se in questo caso non servirà perché il telaio presenta già delle estroflessioni cuneiformi. Una volta fatto sarà necessario apporre la scheda madre, serrandola con le viti fornite nella confezione. Se avete un dissipatore aftermarket potete utilizzare il foro posteriore, che è molto pratico e vi aiuterà non poco all’atto della procedura. Dopo aver montato il dissipatore sulla scheda madre, sarà necessario montare la scheda video, le RAM ed infine procedere all’assemblaggio dei cavi di connessione del cabinet alla scheda madre. Per fare un lavoro pulito consigliamo l’utilizzo delle fascette restringenti fornite in bundle. Riportiamo qui le fotografie del manuale, di modo che così possiate valutare direttamente tutte le caratteristiche tecniche del cabinet in esame. Da notare la ristrettissima tolleranza verso l’alto:
Assemblaggio
Il cablaggio posteriore è sufficiente, e fondamentalmente il cabinet è ideato per uno anteriore.
Lo spessore posteriore è troppo ridotto per un passaggio diretto di cavi dietro al plate della scheda madre
Sistema e metodologia di test
Data la tipologia e le performance teoriche, non c’è stata necessità di installare la piattaforma di test con socket X58, comunque sia ai fini dell’installazione per la compatibilità abbiamo utilizzato un modello Gigabyte X58 UD5. Riportiamo comunque le specifiche tecniche del sistema utilizzato:
Rumorosità
La rumorosità del modello è molto contenuta in quanto le due ventole hanno bassi RPM e d un valore di dBA inferiore a 20. Le performance termiche sono stimabili nella fascia medio bassa.
Conclusioni
Prestazioni | Poliedrico, ma scarso a default con una sola ventola | |
Prezzo |
Tutto sommato adeguato alla qualità costruttiva |
|
Design OUT |
Molto carino |
|
Design IN | Discreto, qualche pecca ma nulla di sostanziale | |
Bundle |
Dato il prezzo di vendita, almeno una ventola da 120mm frontale andava messa, per il resto è valido |
|
Ventole | Parliamo al singolare | |
Montaggio | Facilissimo | |
Complessivo |
Il MANA 134 è un cabinet discreto per cominciare, senza eccessive pretese, ma capace comunque di permettere l’installazione di un sistema potente. Qualche problemino nel design c’è, ad esempio il cablaggio posteriore o la compatibilità con radiatori o ventole del diametro maggiore di 120mm, però tutto ciò è in funzione della sua grandezza, che non avrebbe permesso altro. Il prezzo varia tra 55 e 65€ ed è tutto sommato adeguato poiché la qualità c’è, e si vede. La disponibilità in commercio è immediata.
Punti di forza:
- gran numero di ventole potenzialmente installabili
- silenziosità elevata, data l’unica ventola
- qualità costruttiva buona
- design aggressivo
- paratie laterali molto scorrevoli
Punti da migliorare:
- spessore laterale sinistro e destro da aumentare, rispettivamente 1 ed 1.5 cm
- sarebbe opportuno garantire il cablaggio posteriore del connettore da 4+4PIN della CPU
- ampliare la compatibilità ad E-ATX
- prezzo troppo elevato
- una sola ventola da 120mm
- qualche dettaglio tecnico da migliorare
Si ringrazia IN WIN per il prodotto fornitoci in test.
Trinca Matteo