Ciao Mondo 3!

Empire KS-3500DA poco più di un mese di distanza dall’annuncio apparso nello scorso mese di dicembre da parte dell’importatore ufficiale e ripreso sul nostro portale qui, oggi potrete leggere la prova dell’ultimo kit della Empire della serie Digital KS-3500D, che come in passato, passando dalle pluri apprezzate PS-2120D, fanno della loro versatilità e del rapporto qualità prezzo il cavallo di battaglia con il plus degli ingressi digitali. 

 

 

 

 

 

empire logo

 


Empire è un marchio italiano che si è fatto strada tra gli appassionati del settore audio per la realizzazione di prodotti caratterizzati dall’elevato rapporto qualità prezzo. Più che da una campagna di marketing, i sistemi Empire sono conosciuti per il passaparola presente nei siti specializzati, che ne riconoscono l’ottima qualità costruttiva e qualitativa dei kit, sia per chi si avvicina al mondo dell’audio, che da chi investe diverse centinaia di euro per ottenere il livello desiderato. A catalogo Empire propone principalmente sistemi 2.0 e 2.1, anche se non mancano sistemi 5.1 come il PS-5120, ormai fuori produzione.

 

 

Empire KS-3500D; il kit digitale punta su comodità e versatilità Prodotto recensito da Igor Varisco in data . Voto: 4,5

 

Caratteristiche tecniche e analisi del prodotto

 

  • Potenza totale: 80 Watt (2x15W satelliti + 50W Subwoofer)
  • Risposta in Frequenza : 55Hz-20kHz
  • Subwoofer: driver da 5,25” a bobina rinforzata
  • Satelliti a due vie: Midrange da 3” e Tweeter da 0,8”
  • Telecomando wireless con controllo Volume, Bassi, Acuti,
  • Selettori delle sorgenti e preset sonori
  • Ingressi Analogici: 2 RCA Stereo
  • Ingessi Digitali: 1 Ottico, 2 Coassiali SPDIF

 

 Empire KS-3500D

 


 

Bundle e Confezione

 

Il kit Empire KS-3500D si presenta in una confezione a forma di parallelepipedo (47x25x23 cm) con all’interno il sub affiancato dai due satelliti, due mini libretti di installazione sia in italiano che inglese dove si spiegano possibili collegamenti al sub, passando poi finalmente per il pratico telecomando ad infrarossi e il cavo di collegamento (150cm) terminato da una parte con un jack stereo da 3.5mm, mentre all’altro capo troviamo una coppia di RCA.

 

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I satelliti del kit risultano delle mini casse aventi la parte frontale nera con finitura lucida con il logo del produttore, mentre per gli altri lati viene usato un classico rivestimento MDF nero opaco. Gli stessi misurano 195 x 90 x 115 mm.

 

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Sul lato tecnico possiamo annotare la configurazione a due vie dove la parte alta dello spettro sonoro viene riprodotto da un tweeter a cupola morbida utilizzano due driver da 20mm con davanti un rifasatore acustico.
Per il mid-woofer invece è stato usato un driver da 76mm con una generosa sospensione in gomma che assicura una discreta escursione all’altoparlante. Il satellite risulta privo di qualsiasi griglia protettiva anteriore, mentre il cavo di collegamento che fuoriesce posteriormente dalla lunghezza di circa di 130cm, risulta saldato all’interno, quindi non sostituibile e terminato dalla parte del sub mediante un connettore RCA.

 

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Il sub ha una larghezza di 27.6 cm, un’altezza di 20 cm e una profondità di 17.5cm; la struttura MDF appare migliore. La parte frontale riporta, oltre al logo della casa, il LED blu di funzionamento che segnala la presenza della tensione di rete oltre a segnalare gli input ricevuti del telecomando, lampeggiando.

 

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Sul lato destro abbiamo il foro di emissione dell’altoparlante che si trova all’interno del sub che lavora in una cassa chiusa grande circa la metà del volume del sub stesso ed emette frontalmente attraverso il sopra citato “reflex”.
L’altoparlante usato ha un diametro di 5.25 pollici a bobina rinforzata caratterizzato da una sospensione ben poco cedevole, ma dalla adeguata dimensione che gli permette una notevole escursione dopo un congruo periodo di “rodaggio” di qualche ora.

 

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Nella parte posteriore inceve possiamo osservare il pezzo forte, ovvero il numero elevato di ingressi sia digitali che analogici di cui è dotato l’Empire KS-3500D, che gli permette di essere connesso a più sorgenti in contemporanea senza armeggiare con i vari cavi una volta connessi al sub.
Abbiamo, partendo dall’alto, i tre ingressi digitali di tipo S/PDIF, due elettrici e uno ottico; subito sotto abbiamo i due ingressi analogici nominati “TV” e “AUX” seguiti sotto invece da due uscite amplificate dove connettere i due satelliti del kit stesso e come ultimo il pulsante generale di alimentazione.


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Il telecomando funziona con due batterie formato AAA (non fornite) ed è il solo elemento di controllo dell’intero sistema, infatti non sono presenti altri controlli, né sul sub e né sui satelliti che permettano una qualche regolazione se non il main switch sul retro del sub.
Per il telecomando wireless non sono presenti solo i due pulsanti per il controlo del volume; partendo dall’alto a sinistra e scendendo, abbiamo il tasto reset che annulla le regolazioni fatte ai toni e ai preset; on/off; il mute e il già citato controllo del volume principale insieme a quello del sub seguito subito sotto dai tasti per il controllo dei treble.
A terminare troviamo anche tre pulsanti per selezionare tre curve di equalizzazione pre configurate (news, movie, music) e i cinque pulsanti per selezionare la sorgente in ingresso.


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Diamo ora una rapida occhiata anche alla scheda interna. Il chip in primo piano è il ricevitore di segnale che si preoccupa di interfacciare il segnale digitale in ingresso fino a 96 kHz, 24-bit per poi passarlo all’integrato alla sua destra; ovvero un convertitore (DAC) fabbricato dalla Burr-Brown (PCM 1754) avente una risoluzione massima di 24 bit e un sampling rate massimo di 192 kHz dove il produttore dichiara come rapporto segnale rumore pari a 106dB e una THD massima in percentuale dello 0.002.

 



Impressioni d’ascolto con l’Empire KS-3500D


Per la prova le Empire KS-3500D sono state collegate in contemporanea sia in digitale che in alalogico alla nostra attuale scheda audio (Onkyo SE-200PCI) oltre che in digitale al plasma Panasonic dove si vuole simulare l’utilizzo che in molti fanno ormai di kit come questi oltre al classico uso PC.
Partendo in prima battuta con il PC si nota subito che il sub ha voglia di farsi sentire e di non rimanere in secondo piano rispetto ai due satelliti, ma che altresì tende a suonare “gommoso”.
Il tutto si giustifica più tardi dando uno sguardo all’interno dello stesso per vedere come è fatto; si è visto che la sospensione del woofer utilizzato al fine di ottenere uno smorzamento veloce durante i vari passaggi,
risulta alquanto rigida per cui si consiglia di farlo suonare per un bel po’ prima di dare un giudizio affrettato.
I satelliti viceversa non hanno mutato di molto la loro timbrica mantenendo una buona resa sulle alte frequenze, senza mai dare fastidio all’ascolto e senza mai spingersi troppo verso le frequenze del sub.
Ad orecchio infatti il sistema satelliti+sub risulta incrociato con una frequenza di crossover abbastanza alta almeno per quanto riguarda il sub, portandolo ad emettere abbastanza anche sulle medie frequenze, per cui è consigliabile un posizionamento frontale all’ascoltatore e all’interno dei due satelliti, per ottenerne il risultato migliore.
Il meglio dal kit è stato espresso sia con i giochi che con i film dove l’apporto energico sulla basse frequenze non manca, così come il volume di ascolto che si può ottenere.
Molto pratico è altresì il telecomando e le varie regolazioni rese possibili dalla selezione dei tre preset di equalizzazione pre impostati, sia agendo variando manualmente i treble, che sul controllo del sub.
Nota a lato per la differenza di ascolto riscontrata fra le due tipologie di ingressi; nel nostro caso utilizzando una scheda audio sopra la media era ovvio che il collegamento in analogico si ottenesse il risultato migliore durante l’ascolto della musica ed infatti è ciò che è successo anche se non in maniera eclatante, ma negli altri utilizzi il convertitore interno, che come abbiamo visto non si tratta di una soluzione economica da pochi centesimi, svolge egregiamente il suo compito, distanziando la prestazione ottenibile da scheda integrata in una mainboard di un desktop o di un notebook.

 



Conclusioni


oro

Qualità audio 4 stelle - copia Considerando la fascia di appartenenza del sistema, la qualità è risultata indubbiamente positiva, capace di destreggiarsi in diversi utilizzi
Materiali 4,5 stelle - copia 2 Buoni i materiali utilizzati grazie alla struttura in MDF con finitura lucida frontale
Bundle 3,5 stelle - Copia 2 La confezione riporta il minimo necessario e forse meno. Le batterie per il telecomando non sono fornite ed è presente un solo cavo jack-RCA.
Ergonomia 5 stelle Tre ingressi digitali, due analogici e telecomando wireless. È difficile chiedere di più.
Prezzo 4,5 stelle - copia 2 Il prezzo d’acquisto consigliato da Empire è di 140 euro, ma online si possono acquistare anche a 100€.
Complessivo 4,5 stelle - copia 2

 

 

La domanda che probabilmente vi state ponendo è se queste Empire KS-3500D siano le sostitute delle gloriose PS-2120D citate ad inizio articolo. La risposta è no, ma ci teniamo a sottolinearlo che queste casse non sono nate negli intenti del produttore per sostituire questo modello: a quanto si vocifera le loro sostitute debutteranno fra un paio di mesi.
Al contrario qui abbiamo un buon kit 2.1 senza un vero punto debole, considerando uno street price intorno ai 100€, prezzo con il quale potrete portarvi a casa una buona qualità audio e una sonorità che farà piacere agli amanti del rock, la comodità di un telecomando che permette la funzionalità completa da remoto e un’ottima versatilità data da ben tre ingressi digitali e due analogici, permettendo il collegamento simultaneo di tutte le sorgenti del nostro impianto senza perdere tempo nello staccare e riattaccare cavi ogni volta. Il digital speaker system Empire KS-3500D può essere quindi collegato alla TV, al PC e alla console; lo switch sarà poi comodamente controllato dal telecomando wireless.

 

PRO

  • Pressione sonora generata
  • Telecomandabile
  • Versatilità collegamenti
  • Varietà di regolazioni

 

CONTRO

  • Cavi dei satelliti forse corti per certi usi
  • Sub a default forse troppo invasivo
  • Bundle un po’ scarno

 

Si ringrazia Empire Media per il sample fornitoci
Igor Varisco

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